Fortezza pterodattilo, la recensione
Abbiamo recensito per voi Fortezza pterodattilo, opera di Ratigher edita da Coconino Press
Quando si segue il flusso di coscienza di un autore, può capitare di perdersi nei meandri della sua mente, soprattutto se la narrazione viene frammentata in singole parti indipendenti e sconnesse tra loro. Avere una guida, o quantomeno un sentiero da percorre, può rappresentare la differenza tra la lettura di un diario personale incomprensibile e la fruizione di un'opera condivisibile dall'autore con altri individui.
Le storie proposte sono infatti costituite da impulsi visivi esplosivi, carichi di simbolismo. Con la loro immediatezza, i singoli racconti riescono a suscitare reazioni contrastanti durante la lettura, puntando direttamente allo stomaco di chi legge. Ratigher incatena il lettore alle pagine chiudendolo all'interno di un'ideale fortezza costituita da varie stanze colme di singole opere nate in momenti e - forse - necessità differenti. È facile perdersi tra un ambiente e l'altro, per questo è necessario fare molta attenzione alle diverse informazioni che vengono fornite nei vari frangenti.
Per apprezzare al meglio un simile lavoro e dare un ulteriore livello di coerenza ai vari contenuti, può essere utile conoscere i diversi contesti legati alla cultura Underground nei quali i vari fumetti hanno visto la luce: le storie più lunghe che occupano buona parte del volume sono nate sulla rivista Hobby Comics, creata dal collettivo Superamici, formato dallo stesso Ratigher, Tuono Pettinato, LRNZ, Dr Pira e Maicol & Mirco. Le Storie a caso si esauriscono ognuna con una singola tavola, e furono pubblicate originariamente su Vice Magazine. Un altro racconto lungo proviene da Pic Nic, rivista nata dagli sforzi congiunti dei Superamici e di xister; un altro ancora proviene da Kuš!, antologia realizzata in Lettonia e che fu premiata al Grand Prix de la ville d'Angoulême; il fumetto che chiude il volume, Tuta Teschio, è nato su una pubblicazione che raccoglieva storie pubblicate su Vice, con un inedito dedicato all'omonimo protagonista.
I peccati degli uomini mostrati da Ratigher in Fortezza pterodattilo sono grezzi, sporchi e inconfessabili, al punto tale da creare una catarsi per il lettore, che li osserva fissi sulla carta e non liberi di spaziare nel mondo. Una lettura impegnativa, non c'è dubbio, ma che è in grado di dare molte soddisfazioni differenti, un racconto dopo l'altro.
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