For Honor, metallo, sangue e fango online nel nuovo titolo Ubisoft - Recensione
Ubisoft fa un altro centro con For Honor
[caption id="attachment_167968" align="aligncenter" width="600"] Epici scontri sotto la pioggia, immersi nel fango... è solo un altro lunedì mattina in For Honor![/caption]
Potremmo definire For Honor come un anomalo simulatore di mazzate, dove samurai, cavalieri medievali e vichinghi se le danno di santa ragione. Non siamo davanti ad un modo alternativo di insegnare la storia ai ragazzi, evidentemente, quanto piuttosto di mettere nelle mani del giocatore una scusa qualsiasi per godere di un sistema di combattimento davvero interessante e riuscito. Il focus di For Honor è decisamente la competizione online, sebbene sia presente una corposa modalità single player. Memore delle sfortune di altri giochi multiplayer come Titanfall o Evolve, forse Ubisoft ha pensato che sarebbe stato saggio offrire un contenuto dedicato ai giocatori solitari.
"Potremmo definire For Honor come un anomalo simulatore di mazzate, dove samurai, cavalieri medievali e vichinghi se le danno di santa ragione"Il sistema di combattimento, vero cuore dell'intera esperienza, è molto interessante. Si basa sostanzialmente sulla stance del combattente, ovvero la posizione nel quale posizioniamo l'arma impugnata. Tenendo premuto il trigger sinistro bloccheremo la visuale sul bersaglio, ovvero il nostro avversario, mentre il nostro alter ego si metterà in posizione di difesa. Con l'analogico di destra potremo spostare la guardia a destra, sinistra o in alto, selezione che corrisponderà anche alla direzione che vorremo impartire ai nostri affondi. Ne avremo di due tipi, leggeri (pulsante dorsale destro) e pesanti (trigger destro). Il nostro nemico eseguirà le medesime manovre e grazie ad una intelligente commistione tra interfaccia grafica e animazioni studiate al millimetro, i combattimenti diventano dei tesissimi scambi di favori giocati interamente sul tempismo e la capacità di anticipare le mosse dell'altro. Il gameplay prevede tutta una serie di sfumature che evolvono queste regole base, imbastendo un impianto davvero riuscito e profondo. Si può cercare di ingannare l'avversario cambiando stance pochi istanti prima di menare il proprio fendente, schivare, cercare di rompere la difesa con una spallata e ovviamente concatenare combo. Il gioco offre poi una varietà di personaggi ognuno dotato di mosse e caratteristiche uniche, così che potremo specializzarci ad esempio nell'utilizzo del lento quanto fortissimo Shugoki della fazione dei Samurai. Oppure tentare di dominare il Berserker dei Vichinghi, incapace di mantenere la difesa a lungo ma rapido nei movimenti e negli attacchi. O ancora giocarsi tutto su una difesa inespugnabile vestendo i panni del Conquistatore, fazione Cavalieri.
Il multiplayer offre diverse modalità di gioco. La più articolata ed interessante è Dominion, che vede due squadre da 4 giocatori fronteggiarsi su una delle mappe contendendosi tre aree. Per conquistarle basterà entrarci senza che vi siano presenti degli avversari con cui contenderle. Oltre ai personaggi controllati da umani, ci saranno dei soldati al nostro servizio che un po' come in alcuni MOBA, ci daranno manforte durante le battaglie, ma non saranno controllabili direttamente. Principalmente la loro assistenza è utile durante la conquista ed il mantenimento di una delle aree di dominio. Vi è poi la possibilità di affrontare altri giocatori in arene senza troppi orpelli grazie alla modalità Duello, per combattimenti uno contro uno all'ultimo sangue, conteggio che sale a due in Rissa e a quattro in Eliminazione. Schermaglia completa l'offerta della componente multiplayer, e la vittoria viene data alla squadra che totalizza il maggior punteggio uccidendo i membri della squadra avversaria.
Basando l'intero gameplay su principalmente un'unica meccanica di gioco, For Honor rischiava di annoiare sulla lunga distanza. Fortunatamente, da un lato il sistema di combattimento è sorprendentemente profondo e imparare a dominare le diverse classi vi offrirà sfide sempre nuove. Il gioco implementa poi un importante impianto di progressione, grazie al quale una partita dopo l'altra potremo sbloccare ed acquistare nuovo equipaggiamento, personaggi e personalizzazioni estetiche. Anche le skill speciali da utilizzare in combattimento, ad esempio per curarsi o attivare power up per la squadra, si acquisiscono in questo modo. Purtroppo tutto ciò che vi verrà donato nella campagna single player non ve lo ritroverete nella modalità online. Un altro difetto del sistema "economico" di For Honor è un certo accento posto sulle microtransazioni, che per quanto non siano per fortuna assolutamente imposte, diventano allettanti per via di una certa macchinosità e avarizia con cui il gioco elargisce contenuti accessori.
Tra i pregi di For Honor, che come ormai avrete capito sono davvero tanti, possiamo anche mettere l'aspetto tecnico. I ragazzi di Ubisoft Montreal hanno fatto un ottimo utilizzo del motore grafico AnvilNext, lo stesso che ha mosso gli ultimi Assassin's Creed, per portare a schermo scenari densi di dettagli popolati da decine di guerrieri. Allo stesso tempo, con animazioni molto curate, dà al tutto la giusta dinamicità e peso fisco che ci si aspetta da scontri tra guerrieri in armatura. Su Playstation 4 il tutto gira ottimamente, sebbene abbiamo registrato durante la nostra prova saltuari crolli nel frame rate, forse dovuti però più a problemi di connessione che altro, visto che si sono mostrati unicamente nelle partite online. Chiudiamo l'analisi tecnica con un appunto sul comparto sonoro, solido e curato, dotato persino di un professionale doppiaggio italiano.
[caption id="attachment_167969" align="aligncenter" width="600"] For Honor si difende molto bene anche graficamente[/caption]
In conclusione, con For Honor Ubisoft ha decisamente fatto centro. Si è dimostrata coraggiosa nel proporre in un mercato difficilissimo come quello dei tripla A con un prodotto appartenente ad un franchise inedito, ed allo stesso tempo dotato di un gameplay fresco e lontano dai concorrenti che sembrano andare per la maggiore. Un titolo votato al multiplayer dove però non c'è l'ombra di un'arma da fuoco, da giocare in terza persona, incentrato su scontri all'arma bianca riflessivi e profondi. For Honor funziona egregiamente, se amate le sfide online e volete provare qualcosa di nuovo, fatelo vostro, non ve ne pentirete. Ubisoft dovrà essere brava nel supportarlo a dovere, con aggiornamenti gratuiti ed espansioni degne di questo nome, ma già così è un pacchetto più che denso di contenuti. Se invece siete giocatori più solitari potete comunque dilettarvi con il single player, ma perderete la parte più succosa dell'esperienza.