Fondazione 1x10 "The Leap": la recensione

Fondazione chiude la stagione con alcuni colpi di scena e lascia la porta aperta a sviluppi difficili da decifrare

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Spoiler Alert
Fondazione 1x10 "The Leap": la recensione

Per una serie come Fondazione, non è facile trarre un bilancio completo anche con un finale di stagione. Perché tutto in questa serie, da sempre, tende ad un futuro imprecisato, a collegamenti che non sappiamo come verranno sviluppati. E anche tutto quello che viene rivelato in questa puntata è, per quanto inaspettato, molto difficile da contestualizzare. Sono collegamenti rimandati ad un futuro che, come minimo, sarà quello della seconda stagione, ma che potrebbe essere ancora più lontano. Concentrandosi sul qui e ora, che è tutto ciò che potremo fare, diciamo che la serie mantiene le sue promesse su tutte le storyline, porta a compimento varie crisi, non solo quelle della Fondazione, e lascia la porta aperta agli sviluppi futuri.

Hari Seldon arriva come il fantasma del Natale futuro a fare la morale a tutti: se non la smetteranno di farsi la guerra tra di loro, verranno spazzati via. Quindi la soluzione è mettersi insieme contro il nemico comune, che è l'Impero. Tutto questo moltiplicando la tecnologia bellica a disposizione per fare la guerra ai Cleon. Non esattamente l'esaltazione della pace e della razionalità e del metodo scientifico, come avevamo visto fino ad ora. Seldon chiama tutti apertamente a diventare dei rivoluzionari, e per farlo giustifica l'alleanza rivedendo le cause scatenanti della guerra, dietro le quali si nasconderebbe l'impero. Tutto questo però contraddice il discorso fondante della psicostoria: l'alleanza comune è la scelta giusta di per sé, e non dovrebbe derivare da oscure macchinazioni dell'impero.

Ma anche qui, tutto questo viene detto ora, e non è detto che venga confermato in futuro. In questo momento può essere utile raccontare alla Fondazione che dovrà diventare la base dei rivoluzionari, ma poi non è detto che lo scontro arrivi davvero. L'importante è crederlo, per migliorare, per ingrandirsi, per evolversi. Che è quello che si dovrà fare per contrastare le future crisi dell'impero. A proposito dell'impero, qui la vicenda dei tre Cleon trova una sintesi in una scena emozionante nella sala del trono. Tramonto vuole uccidere Alba, ma Giorno sembra aver tutto sommato imparato una lezione dal suo ultimo viaggio. La deviazione rispetto alla regola non solo ha un senso, ma è forse l'unico modo per sopravvivere alla stagnazione.

Ed è a quel punto che Demerzel prende la decisione drastica di uccidere Alba. Qui non si è mai accennato alle tre regole della robotica, ma da un lato è difficile ignorarle comunque, e dall'altro forse la serie non vuole che lo facciamo. Demerzel decide che la sopravvivenza dei Cleon è essenziale, e urla tutto il suo dolore per il gesto compiuto, che probabilmente l'ha spezzata dentro. Questa è forse un'applicazione della Legge Zero, sulla quale però appunto la serie non ci dice niente.

Infine, colpo di scena rivelatore con la serie che cerca di trovare l'ennesima sintesi visiva in tutto quel che ci ha raccontato fino a ora. Salvor Hardin è in effetti figlia di Gaal Dornick. Così si scoprono i dettagli sui misteriosi poteri della prima, ereditati grazie alla seconda. Ancora una volta, la serie cerca grande importanza per ogni singolo momento raccontato, perfino nel cliffhanger conclusivo, abbastanza prevedibile a quel punto. Ma non ci dà una cornice per afferrare tutto questo. Cosa vuol dire questa parentela, come si lega ai destini della galassia? Queste sono le gioie e i dolori di un adattamento niente affatto facile o lineare. Si poteva far di meglio con l'epopea di Asimov? Probabile, ma sicuramente si poteva fare molto di peggio.

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