Fondazione 1x07 “Mysteries and Martyrs”: la recensione
Tutte le vicende parallele arrivano ad un punto di svolta nel nuovo episodio di Fondazione
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Per forza di cose, Fondazione non poteva essere un adattamento preciso e fedele dei romanzi originali. In questa prima stagione, che ormai entra nella sua fase finale, sono emersi i fili tracciati dagli autori per costruire una storia, anzi più storie, che potessero occupare tutta la durata. Il settimo episodio, intitolato Mysteries and Martyrs, dà un senso a tutto questo, o almeno un senso maggiore. Le solite storyline slegate, che per l'occasione diventano addirittura quattro, che si muovono verso una svolta decisiva. Ancora lontane dall'incontrarsi – anzi probabilmente non succederà – ma consapevoli di dover raccontare qualcosa di diverso e inaspettato.
Scopriamo infatti che Gaal ha dei poteri di percezione, una sorta di mutante, che è un concetto che era presente anche nei romanzi, seppure in forma diversa. Qui c'è un montaggio rivelatore nel finale che dovrebbe darci consapevolezza su quello che è successo e sugli indizi disseminati. Seldon, o quel che ne rimane, non poteva prevedere la presenza di una mutante nel suo piano. E così tanta parte della storia rischia di andare in un'altra direzione. Ormai questo è il punto comune delle varie vicende: tutte accomunate da grandi eventi che però prendono una piega diversa e insolita a causa di figure che influenzano il destino di molti.
E poi c'è Seldon. Lontano dal definirlo come perfetto, la scrittura invece ci presenta un personaggio che chiede il massimo sacrificio a se stesso, ma anche agli altri. Era facile prevedere che si fosse fatto uccidere per un motivo, anche logico. Ma quel che emerge qui è soprattutto la sua totale adesione alla visione della massa, che annulla l'individuo per il bene di molti. E non è detto che questo sia sbagliato – anzi forse non lo è – ma la serie prova a dirci che non è nemmeno del tutto giusto.