Fondazione 1x06 "Death and the Maiden": la recensione
Il nuovo episodio di Fondazione è diviso in tre storie, che raccontano diverse forme di crisi nella galassia
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Ognuno affronta la sua crisi in Fondazione. E sono crisi di vario genere, personali, politiche, militari, religiose. In una galassia abituata alla stasi, come il governo dell'imperatore ha stabilito, la scrittura della serie inizia a raccontare piccoli mutamenti. Sono eccezioni alla regola che, sommate, raccontano che qualcosa sta cambiando, che è possibile concepire nuove forme del potere. Per narrare tutto questo, nell'episodio Death and the Maiden, Fondazione gioca molto con le regole prestabilite. Differenze tra i cloni, nuove motivazioni per gli assalitori, e ruoli più individuali che potrebbero mutare gli eventi della storia in contrapposizione ai comportamenti delle masse. Ormai sembra chiaro che tutta la prima stagione della serie sarà dedicata a raccontare la prima crisi.
A dare un senso maggiore alla vicenda però è la presenza sfuggente dell'androide Eto Demerzel, che è credente. Eto deve trovare uno scopo per sé al pari del resto dell'umanità, obbligo che sfugge agli imperatori, che da subito si specchiano nel loro futuro e non hanno il beneficio delle sorprese. Eppure, è da questo elemento che la scrittura costruisce il collegamento con Fratello Alba. Continua il rapporto con la giardiniera Azura. L'elemento importante, al di là della solitudine del potere, qui è la rivelazione del fatto che il giovane imperatore è daltonico, una eccezione sorprendente alla regola. Qualcosa che poteva rimanere sopito, ma che viene esposto dall'incontro casuale con la donna.