Flat Kingdom, la recensione

Un piccolo e buffo eroe in grado di cambiare forma prova a salvare un mondo bidimensionale dal passaggio alle tre dimensioni: la recensione di Flat Kingdom

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Un regno pacifico e tranquillo è minacciato dall’operato di un perfido ladro che, di soppiatto, ha rapito la figlia del re assieme ad una delle gemme create in tempi remoti da un alchimista per porre fine all’aspro conflitto tra il mondo bidimensionale e la terza dimensione. Quest’ultima genera inevitabili squilibri ambientali in grado di sovvertire l’intero ecosistema del reame, facendo emergere pericolosi mostri dai più remoti angoli della terra. A risolvere la situazione viene però convocato un eroe piuttosto insolito, un piccolo poligono capace di assumere diverse forme geometriche ed acquistare abilità uniche in base alle sue trasformazioni.

Flat, l’impavido protagonista, scardina ogni concezione legata alla tradizionale figura dell’eroe, spesso associata a uomini possenti, forti e fisicamente prestanti. In realtà, il nostro Flat non è neppure un uomo, bensì una figura indefinita, una sorta di blob che, in base alle diverse situazioni nelle quali si ritrova coinvolto, può tramutarsi in un cerchio, in un triangolo o in un quadrato e sfruttare a proprio vantaggio i poteri derivanti da queste metamorfosi. Così, assumendo le sembianze di un cerchio, l’eroe potrà coprire distanze considerevoli con un doppio salto o muoversi nell’acqua; trasformandosi in un quadrato, il protagonista si muoverà lentamente ma potrà spostare con facilità masse considerevoli mentre, diventando un triangolo, Flat si sposterà molto velocemente ma non sarà in grado di nuotare.

[caption id="attachment_154441" align="aligncenter" width="600"]Flat Kingdom screenshot Flat Kingdom - screenshot[/caption]

Queste trasformazioni potranno essere sfruttare persino per mettere al tappeto gli NPC avversari, sfruttando un principio molto simile a quello di sasso, carta, forbice. Ad esclusione dei boss di livello, che potranno essere annientati solo dopo un attento studio dei loro movimenti e dei relativi punti deboli, ogni nemico potrà essere facilmente associato ad una delle tre forme geometriche presenti nel gioco e, di conseguenza, il nostro Flat dovrà mutare in relazione al loro aspetto, così da renderli inoffensivi con un semplice tocco. In questo modo, gli antagonisti quadrati potranno essere schiacciati da una forma sferica, i triangolari da una forma quadrata ed i circolari da una triangolare. Diversamente, essi saranno in grado di toglierci una vita ogni volta che la trasformazione si rivelerà errata a causa di una minima distrazione o di un calcolo inesatto delle tempistiche.

"Grazie alle sue meccaniche innovative, Flat Kingdom porta una ventata d’aria fresca nel mondo dei platform, da tempo saturo di titoli simili tra loro"

Flat Kingdom è basato sulla formula trial and error perciò, per risolvere determinati puzzle ed avanzare nel gioco ci ritroveremo a tentare più e più volte di superare incolumi gli ostacoli che si presenteranno davanti, cercando di scovare la strategia migliore da applicare ad ogni contesto. Ancora una volta, le abilità di Flat risulteranno indispensabili per proseguire nell’avventura, specialmente se combinate assieme. Tuttavia, dopo ogni morte verremo automaticamente trasportati all’ultimo check-point disponibile, spesso piuttosto distante dall’area nella quale abbiamo esalato l’ultimo respiro (virtuale), dovendo perciò ripetere ogni azione necessaria alla conquista del livello. La difficoltà aumenta in maniera lineare e così, mentre la prima ambientazione non porrà particolari ostacoli e permetterà di prendere confidenza con le meccaniche del titolo, i livelli successivi presenteranno boss sempre più temibili e richiederanno una dose maggiore d’ingegno e concentrazione per essere superati.

[caption id="attachment_154440" align="aligncenter" width="600"]Flat Kingdom screenshot Flat Kingdom - screenshot[/caption]

Flat Kingdom si lascia giocare con piacere, e ciò è dovuto anche allo splendido stile papercraft adottato dagli sviluppatori: le ambientazioni sono colorate, armoniose e, combinate ad una colonna sonora composta da Manami Matsumae (già autrice delle melodie di titoli come Mega Man, Shovel Knight e Mighty No.9), riescono a coinvolgere il giocatore trasportandolo in quel mondo magico e misterioso governato da King Square. Purtroppo, i movimenti compiuti sott’acqua risultano invece fin troppo lenti rispetto al ritmo del gioco, minando così l’esperienza complessiva (aggiornamento: una patch pubblicata subito dopo l'uscita li ha resi molto più rapidi).

Grazie alle sue meccaniche innovative, Flat Kingdom porta una ventata d’aria fresca nel mondo dei platform, da tempo saturo di titoli simili tra loro. Allo stesso modo, la trama focalizzata sul conflitto tra mondo bidimensionale e tridimensionale può essere ricondotta ad un’allegoria del mondo videoludico che, negli anni ’90, andò incontro ad un’inaspettata diffusione dei giochi 3D che soppiantarono brutalmente i titoli 2D. Questi elementi, combinati ad un protagonista tanto semplice quanto formidabile e ad un comparto artistico più che convincente, rendono Flat Kingdom uno dei migliori platform indie degli ultimi tempi, apprezzabile da tutti coloro che sono alla ricerca di una sfida impegnativa e divertente.

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