Fire Emblem Heroes se ne frega dei limiti del mobile - Recensione

Fire Emblem Heroes dimostra che la serie si può adattare benissimo al mobile: la nostra recensione

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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E' probabile che Nintendo debba ancora prendere le misure al suo rapporto col mobile, perchè se trascuriamo Miitomo, esperimento più che gioco, per stessa ammissione della compagnia di Kyoto quasi un sondaggio presso l'utenza di smartphone e tablet riguardo l'interesse verso le proprie produzioni, Super Mario Run e Fire Emblem Heroes si trovano agli antipodi per modalità di proposizione. Il primo è stato di fatto presentato come titolo ordinario, quindi un'esperienza di gioco fruibile completamente dopo l'acquisto (a 10€, somma non bassa per il mercato mobile), il secondo invece supporta fortemente le microtransazioni, ma con un grosso distinguo a monte: è perfettamente godibile anche senza sborsare mezzo euro.

Certo, c'è di mezzo il genere differente tra le due produzioni, difficilmente il modello delle microtransazioni è applicabile al platform, si presta di più ad un gioco che ha tanti contenuti, tra eroi e mappe. Fire Emblem Heroes, lo dice il titolo stesso, punta fortissimo sulla facoltà da parte del giocatore di evocare, tramite apposite sfere, alcuni degli eroi e delle eroine più noti della serie, da schierare poi sul campo di battaglia. Tali sfere sono ottenibili giocando, come ricompense al completamento di un mappa nella modalità storia o al raggiungimento di particolari condizioni, ma anche pagando, per coloro che puntassero ad avere un roster quanto più nutrito. Anche perché i personaggi sono classificati in base alla loro rarità, da una a cinque stelle, e di ognuno di essi esistono quindi numerose variabili, quelle a cinque stelle prevedibilmente più forti, ma meno probabili da ottenere all'atto dell'evocazione.

[caption id="attachment_168583" align="aligncenter" width="400"]Fire Emblem Heroes screenshot Lo stile visivo è davvero delizioso[/caption]

C'è una componente da gotta catch 'em all quindi in Fire Emblem Heroes, la cui rilevanza è proporzionale all'avidità del giocatore. Si può perfettamente giocare con un roster ridotto, e aspettare di avere abbastanza sfere per evocarne nuovi componenti, o tirare fuori occasionalmente qualche euro per accelerare i tempi, e stando ai dati pubblicati da Nintendo non sono pochi coloro che lo fanno, visto che il gioco ha già generato più di 3 milioni di dollari di ricavi. Si è spinti a farlo dalla voglia di avere qualche personaggio raro, o magari perché si ha bisogno di qualcuno di forte in particolari specializzazioni, perché ovviamente la produzione poggia, come da tradizione, sul triangolo delle armi (abbinato qui anche a quattro colori): spada (rossa) batte ascia (verde), che batte lancia (blu), che batte a sua volta spada; le magie sono di tutti e tre i colori, quindi l'efficacia dipende solo da esso, poi ci sono le armi a distanza (grigie).

"Gli scontri sono solitamente quattro contro quatto, va data attenzione ad ogni singola pedina presente in campo"

Avere personaggi forti con ogni arma è importantissimo, perché su mobile Fire Emblem si fa piccolo, sulla singola schermata c'è tutto, non si scorre il campo di battaglia, per dimensioni molto inferiore alle controparti, anche portatili. Gli scontri sono quindi solitamente quattro contro quatto (occasionalmente il nemico ha qualche unità in più, il giocatore mai), va data attenzione ad ogni singola pedina presente in campo. Si combatte sempre col triangolo delle armi in testa, ma per ottenere risultati migliori occorre studiare lo sviluppo degli eroi e delle eroine, non solo il farli crescere di livello, ma anche l'allocare speciali punti che ne sbloccano abilità speciali, sia attive che passive, sia offensive che di altri tipi. E' quanto sviluppa la profondità di un gioco che altrimenti rischierebbe di essere troppo basilare nella sua essenza, quanto ne amplifica il quid strategico, ridotto dalle scarse dimensioni dell'area di scontro.

[caption id="attachment_168582" align="aligncenter" width="400"]Fire Emblem Heroes screenshot Le evocazioni, croce e delizia del giocatore sempre alla ricerca del personaggio raro[/caption]

La natura mobile di Fire Emblem Heroes non ne moritifca nemmeno i contenuti: la storia principale si compone di più di quaranta battaglie, affrontabili sia a difficoltà normale che difficile, ad essa si affiancano varie modalità alternative, dalla Torre allenamento, utile e far progredire di livello le proprie unità, alle Mappe speciali, scontri particolari per condizioni, all'Arena, nella quale ottenere in base alle proprie performance in battaglia le speciali piume utili per aumentare il rango dei propri personaggi. Nintendo ha confermato che pubblicherà con costanza nuovi contenuti, quindi i giocatori difficilmente si ritroveranno a corto di cose da fare.

Il bello di Fire Emblem Heroes non è che tutto ciò che sia ottenibile pagando lo sia anche giocando, ma quanto sia facile farlo, non imponendo il ricorso alle microtransazioni. Ecco perché il gioco di Intelligent Systems rappresenta un'esperienza di gioco estremamente godibile e divertente, grazie alle sue basi strategiche, così come intrigante, grazie all'appeal dell'ottenere quanti più eroi (e quanto più rari). Se vi aggiungiamo una direzione artistica eccellente, che mischia gli stili di diversi artisti per i ritratti dei vari personaggi e sul campo di battaglia sceglie un piacevolissimo stile super deformed abbiamo il quadro completo di un gioco che avrebbe ragione di esistere anche al di fuori dei confini mobile.

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