Fire Emblem Engage, una grande festa con qualche decorazione di troppo | Recensione
Con una storia meno complessa, Fire Emblem Engage cerca di ampliare il proprio pubblico, mantenendo saldi gli aspetti fondamentali della saga
Il 2023 di Nintendo si preannuncia all'insegna dei grandi ritorni e ad aprire le danze è proprio Fire Emblem Engage. Quattordicesimo capitolo della serie strategica di Intelligent Systems, Engage è una grande celebrazione che ripropone nel cast alcuni degli eroi più amati della saga.
Il drago divino e i suoi fantastici amici
Con Fire Emblem Engage Intelligent Systems fa ben due passi indietro, non per forza concepibili in maniera negativa. Innanzitutto decide di abbandonare le route multiple, viste sia in Fates che in Three Houses. Questo riduce drasticamente il quantitativo di ore di gioco e al contempo amplia considerevolmente il bacino di pubblico raggiunto. Engage ci mette nei panni di Alear, il drago divino che si risveglia dopo mille anni di pace, pronto ad affrontare un'altra guerra contro il drago maligno Sombron. Per sconfiggere il potente avversario, dovrà non solo riunire i popoli delle quattro regioni di Elyos, ma anche raccogliere i dodici anelli degli emblemi. Questi manufatti sono proprio ciò che pensate: degli anelli che evocheranno gli eroi del passato. Da Marth a Byleth, passando per Lucina, Micaiah e Ike, ogni capitolo ha il proprio esponente nella guerra di Engage.
Come già detto, la storia è meno complessa rispetto agli ultimi esisodi, e si dipanerà in poco più di venti capitoli. Intelligent Systems ha deciso di alleggerire i toni, rendendo il tutto simile a un battle shonen, con tanto di trasformazioni e cambi di fazione repentini. Nonostante la trama principale possa non incontrare i gusti di tutti, è stato fatto un buon lavoro su quasi tutti i comprimari. Sia nel design (curato ancora una volta da Yuya Ishii) che nelle trame secondarie, il cast di Engage è ben amalgamato e può contare su trenta elementi. Come accade sempre nella serie però, ci sono personaggi che vi ricorderete più facilmente di altri, che rimarranno purtroppo negli angoli della vostra memoria.
Il dramma della battaglia
L'altro passo indietro di Intelligent Systems è tutto fuorché negativo. Il team è tornato all'utilizzo del triangolo delle armi, il collaudato sistema di sasso/carta/forbice che gestisce debolezze e resistenze di ogni unità e del nemico che ha di fronte. Questo ritorno al passato è condito dalla possibilità di fondere i nostri guerrieri agli emblemi, dandogli abilità esclusive e divine. Ne risultano battaglie all'ultimo sangue che mettono alla prova anche a livello normale, soprattutto se giocherete con la modalità Classica (con il Permadeath delle unità, che muoiono sul campo). Come da tradizione, non c'è modo di farmare esperienza, se non con le pochissime attività secondarie o le scaramucce sparse per le mappe già completate. In quest'ultimo caso però, le vostre unità rischieranno comunque la morte, invitandovi sempre a non distrarvi da quanto accade a schermo.
Un ottimo lavoro per le skill dei personaggi, soprattutto per quanto riguarda le animazioni degli eroi e la regia che ne consegue. Engage ha un livello di sfida medio-alto, che può essere alzato ulteriormente all'inizio dell'avventura. Una volta scoperti pregi e difetti di tutte le unità disponibili, e delle abilità dei 12 emblemi, starà a voi utilizzare la formazione giusta che vi porti alla vittoria nel minor tempo possibile (e con meno perdite). Se siete al vostro primo Fire Emblem, oltre a consigliarvi il video qui sopra, c'è un oggetto speciale che permette di mandare indietro i turni e di evitare di ricaricare il salvataggio se vi muoiono troppe unità all'improvviso.
Se a Normale potrete utilizzarla in maniera illimitata (tranne negli stage dove non è prevista dalla storia) alle difficoltà più alte avrete solo un determinato numero di riavvolgimenti. Questa speciale gemma è sicuramente la chiave per imparare a gestire campo di battaglia e truppe, specialmente in modalità Classica.
Ti aspetto al Somniel
Tra una battaglia e l'altra, potrete tornare nel Somniel. Si tratta di un'enorme fortezza volante che fa ovviamente anche da hub del gioco. Qui potrete passare il tempo coi vostri alleati, coltivando le relazioni e mangiando speciali manicaretti. Oppure potrete allenare le unità nell'arena, allenarvi coi minigiochi o migliorare l'equipaggiamento dai diversi venditori. Man mano che proseguirete nell'avventura, il Somniel si popolerà e cambierà aspetto, divenendo presto un piccolo borgo.
Purtroppo, con il passare del tempo, le attività diventano molto ripetitive e poco stimolanti, inoltre non è possibile interagire con alcuni elementi come sedie e piscina, rendendo il tutto una mera pausa tra una sfida e l'altra. Visivamente Intelligent Systems non si smuove da quanto fatto con Three Houses, anche se come già detto, le fusioni con gli Emblemi sono particolarmente riuscite.
Ottimo lavoro ancora una volta per la colonna sonora, che oltre a riproporre brani passati, può contare su un'opening mozzafiato degna di una serie animata.
Fire Emblem Engage è doppiato in inglese e in giapponese ed è completamente tradotto in italiano in tutti i suoi testi. Per i puristi, c'è da segnalare che, come accade dai tempi di Awakening, alcuni dei dialoghi amorosi sono stati edulcurati rispetto alla versione originale (soprattutto quelli riferiti ad Anna, che in questo capitolo ha solo 8 anni). Engage vi permette però di "sposare" il personaggio che preferite, senza fare distinzioni di sesso e indipendentemente dal vostro avatar.
Il Season Pass di Fire Emblem Engage
In contemporanea con l'uscita del gioco, è stato reso disponibile anche un season pass e il primo pacchetto dei contenuti aggiuntivi. In questo primo di quattro set, vengono aggiunti due emblemi speciali: Tiki e il trio di protagonisti di Three Houses. Intelligent Systems ha integrato gli emblemi speciali nel racconto, pur slegandoli dai 12 principali. Queste aggiunte migliorano l'approccio alle battaglie e, soprattutto nelle fasi iniziali, aiutano a ottenere più esperienza. Inoltre avere un altro paio di emblemi in squadra può rivelarsi utile anche in modalità Classica, dove vi ricordiamo che ogni morte è definitiva. A seguito del Nintendo Direct dello scorso mercoledì, abbiamo scoperto che ci saranno altri cinque emblemi speciali (di cui tre già disponibili nel set 2) e una nuova campagna, di cui vi parleremo una volta che il season pass sarà stato completato alla fine del 2023.
Fire Emblem Engage è una grande festa. Nonostante una storia forse meno convincente rispetto al passato, Intelligent Systems punta tutto sulla forza del gameplay. Grazie alle nuove meccaniche e al ritorno del triangolo delle armi, Engage diverte e convince, regalandoci il primo ottimo titolo per Nintendo Switch di questo 2023. Una celebrazione della saga adatta anche a chi non ha mai messo piede nei campi di battaglia di Fire Emblem, pronta ad afferrarvi e a non lasciarvi più andare.