Final Fantasy XV, il nuovo capolavoro imperfetto di Square Enix - Recensione
Scopriamo nel dettaglio l'ultima mastodontica opera di Square Enix, Final Fantasy XV
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La storia di Final Fantasy XV inizia addirittura nel 2006, quando dal palco della conferenza Sony venne annunciato un titolo Square Enix in esclusiva Playstation 3, Final Fantasy Versus 13. Avrebbe dovuto far parte di un articolato progetto costruito attorno al tredicesimo capitolo, il cui mondo di gioco sarebbe stato raccontato ed esplorato approfonditamente in diversi titoli. Forse fu colpa di un'idea troppo ambiziosa o forse del poco entusiasmo che il pubblico dimostrò nei confronti di Final Fantsy XIII, ma di questo progetto se ne persero le tracce. In particolare Versus 13 venne mostrato solo sotto forma di filmati in computer grafica, che davano un'idea generale dell'ambientazione e di alcune idee che gli sviluppatori avevano per il prodotto finale, ma nulla più. Questo fino al 2010, quando finalmente Square Enix mostrò un primo trailer di gameplay del gioco, che evidenziava un sistema di combattimento piuttosto orientato all'action, ispirato fortemente a Kingdom Hearts, ed un mondo esplorabile liberamente, in stile free-roaming. Il progetto sparisce nuovamente però, e da quanto ne sappiamo ciò avvenne per due motivi principalmente: svariate sperimentazioni con motori grafici sviluppati internamente da Square Enix e l'avvento delle nuove console. Dobbiamo aspettare fino al 2013 per avere nuove notizie sul progetto, quando scoprimmo che il gioco era stato promosso a capitolo della saga vera e propria, intitolato quindi Final Fantasy XV, mentre a capo dello studio che lo stava sviluppando era stato messo Hajime Tabata, che aveva preso il posto di Tetsuya Nomura (passato a lavorare a tempo pieno su Kingdom Hearts III ed il remake di Final Fantasy VII). Una storia come vedete a dir poco complessa, che però ha un lieto fine. Dopo diversi ritardi, Final Fantasy XV è reale e vogliamo dirvelo da ora, è un gioco epico, una bestia rara e a suo modo unica, per le incredibili qualità solo in parte scalfite dagli innegabili difetti che ha.
La storia del principe Noctis e dei suoi tre compagni
Nel titolo Square Enix impersonerete il Principe Noctis. All'inizio della storia, suo padre, Re Regis di Lucis, gli impone di lasciare la capitale di Insomnia, accompagnato dai suoi amici e protettori Gladio, Ignis e Prompto. Destinazione Altissia, splendida capitale di Accordo, dove l'attende la futura sposa Lady Lunafreya per celebrare il loro matrimonio. Le loro nozze avrebbero dovuto suggellare un tribolato armistizio tra l'impero di Niflheim e Lucis, ma si tratta di una elaborata macchinazione. L'impero infatti invade Insomnia e distrugge così l'ultima resistenza. Solo Noctis è in grado di ereditare la responsabilità ed il potere della sua stirpe reale per riportare l'ordine nel regno. Con i suoi compagni affronterà un lungo viaggio, reale ma sopratutto spirituale, verso la maturazione e la presa di coscienza delle proprie responsabilità e dei sacrifici che dovrà fare per salvare il proprio popolo. Stiamo volutamente sul vago, la storia di Final Fantasy XV va scoperta giocando, possibilmente dopo aver visto il film prequel Kingsglave Final Fantasy XV, che narra gli eventi contemporanei alla partenza di Noctis.
[caption id="attachment_164699" align="aligncenter" width="600"] Il mondo di gioco è vasto e denso di dettagli, creature che lo popolano, tutto da esplorare[/caption]
Un Final Fantasy al contrario
L'auto con cui i nostri avrebbero dovuto recarsi ad Altissia si ferma, costringendoli ad una sosta forzata ad Hammer Head, dove la splendida Cindy ed il nonno Cid assegneranno ai quattro protagonisti i primi compiti. Inizia così il gioco vero e proprio, che vi inviterà subito ad esplorare la prima vastissima ambientazione. Non possiamo definire Final fantasy XV come un vero gioco di ruolo free-roaming. Ci sono delle aree enormi e dense di cose da fare, ma la struttura è comunque chiusa a compartimenti stagni. Avanzando nei capitoli, infatti, il gioco vi avviserà che non potrete più tornare indietro, evidenziando una linearità di fondo. In pratica finché resterete a Duscae, prima mappa di gioco, potrete dilettarvi con decine e decine di missioni, ma se seguirete la storia principale, ad un certo punto le zone aperte vi saranno precluse. In un certo senso Final Fantasy XV compie il percorso inverso della maggior parte dei suoi predecessori, che incanalavano le prime ore di gioco in sequenze lineari, tenendo per mano il giocatore, fino a più o meno metà dell'esperienza.
"In un certo senso Final Fantasy XV compie il percorso inverso della maggior parte dei suoi predecessori"Poi veniva permessa la libera esplorazione della world map, dove lo attendevano moltissime avventure secondarie, che si poteva decidere di affrontare prima di raggiungere lo scontro finale. Qui abbiamo quasi tutto da subito, così che possiamo approfondire la nostra conoscenza col gameplay e con il mondo di gioco, arricchendo le nostre abilità, prima di farci restringere le possibilità fino a raggiungere gli ultimi capitoli, che nell'arco di una manciata di ore ci costringono a vivere gli avvenimenti finali, limitando enormemente la giocabilità aperta sperimentata prima. Considerato la vastità di Duscae e la quantità di cose che potrete fare, il conteggio ore passato ad esplorare, ammazzare bestie di ogni genere e soddisfare ogni tipo di richiesta, sarà nell'ordine delle diverse decine. Quello che vogliamo dire è che sì, il gioco ad un certo punto diventa lineare e "si dimentica" del suo spirito free-roaming, ma lo fa per una percentuale relativamente piccola di tempo rispetto a tutto quello che potete passare, e probabilmente passerete, in compagnia di Final Fantasy XV.
Continuiamo però a parlare di quest'ultima parte, senza spoiler sulla storia ovviamente. Sono sicuramente le fasi meno riuscite, a parte gli ultimi scontri che ci hanno esaltato, e a tratti non vedrete l'ora che finiscano, per quanto trascinino avanti idee di gameplay poco interessanti. E non è l'unico difetto di un certo peso. Probabilmente a causa dello sviluppo travagliato, alcune parti sono mal calibrate e poco comprensibili a livello di giocabilità e persino la trama, per la gran parte riuscitissima, presenta alcuni buchi, delle ellissi eccessive. Sembra quasi che per mancanza di tempo non si siano inserite delle cut-scene di collegamento tra un frammento narrativo e quello successivo.
[caption id="attachment_164698" align="aligncenter" width="600"] Non potevano mancare i Chocobo![/caption]
Final Fantasy ritrova la magia
Il gioco è tenuto però assieme da due elementi cardine, una storia affascinante e popolata da personaggi memorabili, ed alcune intuizioni di gameplay davvero azzeccate. Il sistema di combattimento spicca su tutto, grazie al suo dinamismo; action all'apparenza, cela in realtà un livello di tatticismo non indifferente e molteplici opzioni di personalizzazione possibile grazie all'evoluzione dei protagonisti, semplificata rispetto ad altri JRPG, ma intelligente e sempre interessante. L'abilità magica di Noctis gli permette di teletraportarsi ovunque lanci la propria lama, offrendo possibilità di movimento totalmente inedite. Non solo potrete infliggere ingenti danni dalla distanza, ma potrete aggirare il nemico o appendervi ad una sporgenza, guadagnando così una posizione di vantaggio, oltreché qualche istante di riposo per recuperare punti vita e punti magia. Avrete la possibilità di equipaggiare 4 armi differenti, includendo anche magie ed arti speciali che sbloccherete nelle fasi più avanzate del gioco. Nonostante siano presenti e molto efficaci, per la loro implementazione gli incantesimi assumono un ruolo indubbiamente secondario rispetto alla tradizione. Noctis sarà capace di assorbire la forza elementale di fuoco, fulmine, e ghiaccio. Distillandola nell'apposito menu, avrete modo di creare degli attacchi magici, che siano semplici palle infuocate, piuttosto che, mescolando degli oggetti, integrare degli effetti secondari. Nei dinamici scontri sarà fondamentale apprendere l'arte della parata e della schivata, che richiederanno un buon tempismo, così come la collaborazione coi vostri compagni. Sebbene i membri del party siano totalmente controllati dall'intelligenza artificiale, in base al vostro posizionamento e alle vostre azioni, potrete attivare alcuni colpi speciali. Inoltre, riempiendo la barra apposita, avrete a disposizione delle tecniche speciali che vi garantiranno supporto di vario genere. Non vogliamo dilungarci troppo, ma questo è un altro aspetto molto riuscito che offre un buon grado di personalizzazione dell'esperienza.
"Final Fantasy XV riesce ad essere uno di quei giochi che vi tiene alzati fino a tarda notte"Non potevano mancare poi le invocazioni, sebbene siano state nettamente ridimensionate, in tutti i sensi. Da un lato, infatti, fanno impressione le nuove proporzioni di Shiva, Leviatano e compagni, dall'altro il loro contributo sarà semi casuale. Potrete richiamarli infatti solo in alcune circostanze, invece che avere sempre a disposizione un comando come in altri capitoli della saga. Potremo parlare per ore del gameplay di Final Fantasy XV, di quanto sia divertente andare a caccia di mostri per conto dei ristoranti, delle leccornie incredibili che potrete mangiare ogni sera per godere di vantaggi prestazionali, degli articolati e temibili dungeon o di come ogni attività offra una ricompensa appagante. Il fatto è che il titolo Square Enix è un viaggio lungo, affascinante, profondo e immersivo come pochi altri. Riesce ad essere uno di quei giochi che vi tiene alzati fino a tarda notte al suono di "faccio ancora un altro pezzettino e poi spengo", un dettaglio davvero non da poco.
[caption id="attachment_164701" align="aligncenter" width="600"] Graficamente, Final Fantasy XV è uno spettacolo, soprattutto grazie alla sua splendida direzione artistica[/caption]
Lo aiuta anche lo sfarzoso comparto estetico, che rispecchia la natura frammentaria e profondamente imperfetta dell'opera. Le ambientazioni sono splendide, con un orizzonte che si estende a perdita d'occhio, i protagonisti modellati in modo superbo, ed animati con altrettanta maestria. Non mancano però delle cadute di stile, come alcune texture approssimative, un calo nella risoluzione a video in certe situazioni e saltuarie perdite di frame. Già solo il design della città di Altissia, una sorta di Venezia sotto steroidi, vale però quasi da sola il prezzo del biglietto. E poi c'è la colonna sonora, un tema da sempre delicato per la saga, che da anni non può più vantare l'apporto dello storico maestro Nobuo Uematsu, ma si è sempre difesa grazie al contributo di artisti di altissimo calibro. Yoko Shimomura ha avuto l'onere e l'onore di scrivere le partiture di Final Fantasy XV e l'ha fatto con grande professionalità. Le è forse mancato il guizzo creativo di altri suoi predecessori, ma è indubbio che certi temi vi rimarranno impressi e non mancano sequenze a dir poco epiche, rese possibili proprio dal suo contributo musicale. Infine va citato il mastodontico lavoro di traduzione, che in italiano può contare sulla parte testuale, mentre troverete il doppiaggio sia originale giapponese che inglese (davvero eccellente).
[caption id="attachment_164696" align="aligncenter" width="600"] Per acquisire effettivamente i punti esperienza guadagnati durante le vostre scorribande, dovrete farvi una bella dormita. Approfittatene anche mangiare un boccone![/caption]
In conclusione, Final Fantasy XV è un'opera mastodontica, che dimostra una grande cura nei dettagli e tutto l'amore che Tabata ed il suo team gli hanno infuso. È allo stesso tempo una creatura profonda imperfetta, che però stabilisce delle nuove regole per la saga ed in parte per i JRPG, osando e sperimentando con grande coraggio. Per questo e per tutte le emozioni che nelle decine di ore di gioco sa offrire, merita di essere premiato da noi e comprato da voi. Se siete fan della saga e del genere, non fatevelo scappare, siamo sicuri che arrivati ai titoli di coda, ringrazierete gli sviluppatori con le lacrime agli occhi.