Final Fantasy VIII Remastered rinnova l'annoso dibattito sulla natura di capolavoro dell'originale - Recensione
Final Fantasy VIII Remastered ha dalla sua numerosi accorgimenti che ne migliorano la fruibilità rispetto all'esperienza di gioco originale
Final Fantasy VIII Remastered: la recensione
Avete mai sognato di essere un cretino? Squall Leonhart sì. E lo faceva in un momento topico, sia dal punto di vista della storia raccontata in Final Fantasy VIII sia per quanto riguarda la situazione in cui verteva la serie di riferimento in quel periodo. L'ottavo capitolo si faceva carico del peso che Final Fantasy VII aveva lasciato, con i suoi temi, il suo pathos, il bene e il male in conflitto ma divisi da una linea di demarcazione molto sottile. Squall è il protagonista della vicenda che dal Garden di Balamb, una struttura che addestra i SeeD, il gruppo militare del quale fa parte, si dirama attraverso un vasto mondo.
[caption id="attachment_199041" align="aligncenter" width="1920"] Alcune aggiunte opzionali rendono i combattimenti addirittura superflui[/caption]
Ora Final Fantasy VIII torna, in versione remastered, per poter raccontare alle generazioni odierne l'avventura di Squall e la sua battaglia contro la strega Edea. Non siamo dinanzi a un semplice porting: il gioco è riproposto nella sua veste originale, ma con modelli di personaggi, mostri ed evocazioni completamente rifatti (c'è da segnalare, confermando quanto trapelato nei giorni scorsi sul web, la censura effettuata nei confronti di Siren, ossia il primo Guardian Force non elementale che otteniamo durante la nostra avventura). Ciò che fa storcere il naso dal punto di vista tecnico è lo stacco tra i modelli, nuovi, e i fondali, rimasti invece immutati, per un effetto poco coerente. D'altro canto, c'è da apprezzare totalmente il maggior livello di dettaglio. I 16:9, con bande nere sui lati dello schermo, anche durante le sce di intermezzo, sono una scelta obbligata, mentre per quanto riguarda il sonoro, invece, confermiamo quanto già detto trapelato nelle scorse settimane: i brani musicali sono quelli della versione originale pubblicata su PlayStation nel 1998, non quelli della versione PC che nel 2000 ripropose degli arrangiamenti in bassa qualità e in formato MIDI, che poca grazia e soddisfazione davano alle opere composte da Nobuo Uematsu.
[caption id="attachment_199042" align="aligncenter" width="1920"] Lo stacco tra modelli nuovi e fondali originali è ben evidente[/caption]
Final Fantasy VIII Remastered, tirando le somme, ha pregi e difetti ben evidenti. Dal punto di vista tecnico ci sono da sottolineare il lodevole lavoro svolto per il rifacimento dei modelli ma anche l'innaturale stacco con i fondali, da quello ludico aggiunte certo opzionali, ma estremamente impattanti sull'esperienza di gioco. L'avventura di Squall ha saputo affascinare una generazione intera videoludica e ancora oggi infiamma il dibattito sul fatto che sia o meno un capolavoro: se le vostre intenzioni sono quelle di inserirvi in queste discussioni e dire la vostra, è il momento giusto.