Final Fantasy VIII Remastered rinnova l'annoso dibattito sulla natura di capolavoro dell'originale - Recensione

Final Fantasy VIII Remastered ha dalla sua numerosi accorgimenti che ne migliorano la fruibilità rispetto all'esperienza di gioco originale

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Final Fantasy VIII Remastered: la recensione

Avete mai sognato di essere un cretino? Squall Leonhart sì. E lo faceva in un momento topico, sia dal punto di vista della storia raccontata in Final Fantasy VIII sia per quanto riguarda la situazione in cui verteva la serie di riferimento in quel periodo. L'ottavo capitolo si faceva carico del peso che Final Fantasy VII aveva lasciato, con i suoi temi, il suo pathos, il bene e il male in conflitto ma divisi da una linea di demarcazione molto sottile. Squall è il protagonista della vicenda che dal Garden di Balamb, una struttura che addestra i SeeD, il gruppo militare del quale fa parte, si dirama attraverso un vasto mondo.

Squall e Seifer sono due giovani soldati, eterni rivali, desiderosi di dimostrare che la propria Gunblade è più forte dell'altra. Nel frattempo, però, l'esercito di Galbadia invade la repubblica di Dollet: Squall per la prima volta andrà in missione e incontrerà così Rinoa Hertilly, membro della resistenza di Timber, con la quale darà vita a un rapporto abbastanza combattuto. L'intera storia poggia su quelle tematiche belliche che anche Final Fantasy VII aveva sposato, unendo il mondo fantasy a quello fantascientifico. Nonostante le vicende di Squall e dei suoi compagni non siano entrate nel cuore degli appassionati così come altre narrazioni targate Square Enix, Final Fantasy VIII ebbe un'importanza storica. Fu il primo capitolo della saga a mostrare dei personaggi che avevano delle proporzioni realistiche e non più in formato chibi. Inoltre abbandonò i punti magia e, per la prima volta, venne utilizzata come tema principale una canzone, la meravigliosa Liberi Fatali.

[caption id="attachment_199041" align="aligncenter" width="1920"] Alcune aggiunte opzionali rendono i combattimenti addirittura superflui[/caption]

Ora Final Fantasy VIII torna, in versione remastered, per poter raccontare alle generazioni odierne l'avventura di Squall e la sua battaglia contro la strega Edea. Non siamo dinanzi a un semplice porting: il gioco è riproposto nella sua veste originale, ma con modelli di personaggi, mostri ed evocazioni completamente rifatti (c'è da segnalare, confermando quanto trapelato nei giorni scorsi sul web, la censura effettuata nei confronti di Siren, ossia il primo Guardian Force non elementale che otteniamo durante la nostra avventura). Ciò che fa storcere il naso dal punto di vista tecnico è lo stacco tra i modelli, nuovi, e i fondali, rimasti invece immutati, per un effetto poco coerente. D'altro canto, c'è da apprezzare totalmente il maggior livello di dettaglio. I 16:9, con bande nere sui lati dello schermo, anche durante le sce di intermezzo, sono una scelta obbligata, mentre per quanto riguarda il sonoro, invece, confermiamo quanto già detto trapelato nelle scorse settimane: i brani musicali sono quelli della versione originale pubblicata su PlayStation nel 1998, non quelli della versione PC che nel 2000 ripropose degli arrangiamenti in bassa qualità e in formato MIDI, che poca grazia e soddisfazione davano alle opere composte da Nobuo Uematsu.

"Final Fantasy VIII Remastered ha dalla sua numerosi accorgimenti che ne migliorano la fruibilità rispetto all'esperienza di gioco originale"Final Fantasy VIII Remastered ha dalla sua numerosi accorgimenti che ne migliorano la fruibilità rispetto all'esperienza di gioco originale: premendo L3 c'è la possibilità di triplicare la velocità di gioco, sia nei dialoghi che nei movimenti, così da velocizzare l'esplorazione di alcuni ambienti, che altrimenti rischiano di essere prolissi e ridondanti, sia nelle battaglie, per smaltire più velocemente il grinding al quale probabilmente dovrete affidarvi prima di affrontare le più impegnative battaglie con i boss. Con R3, invece, attiverete un aiuto decisamente OP durante gli scontri: sarà possibile ricaricare la salute e la barra ATB, così da poter attivare anche le Limit Break in ogni momento. Va da sé che così risulterete praticamente invincibili, starà a voi sfruttare questa possibilità nel corso dell'esperienza; potrebbe essere un modo per godersi solo l'aspetto narrativo e annullare le fatiche del combat system. Infine, ad aumentare ancora di più la rapidità di esplorazione e di avanzamento, sarà possibile disattivare completamente gli incontri casuali premendo L3 e R3 allo stesso momento: in questo modo potrete godervi il mondo di gioco senza alcuna difficoltà e senza le continue interruzioni che oggi potrebbero a molti risultare anacronistiche. La versione console, infine, è monca di alcune feature presenti invece in quella PC, come le possibilità di sbloccare rapidamente le carte del Triple Triad, uno dei giochi di carte più indovinati della storia videoludica, e di ottenere tutte le tecniche speciali in un sol colpo. Per non parlare dei soldi infiniti.

[caption id="attachment_199042" align="aligncenter" width="1920"] Lo stacco tra modelli nuovi e fondali originali è ben evidente[/caption]

Final Fantasy VIII Remastered, tirando le somme, ha pregi e difetti ben evidenti. Dal punto di vista tecnico ci sono da sottolineare il lodevole lavoro svolto per il rifacimento dei modelli ma anche l'innaturale stacco con i fondali, da quello ludico aggiunte certo opzionali, ma estremamente impattanti sull'esperienza di gioco. L'avventura di Squall ha saputo affascinare una generazione intera videoludica e ancora oggi infiamma il dibattito sul fatto che sia o meno un capolavoro: se le vostre intenzioni sono quelle di inserirvi in queste discussioni e dire la vostra, è il momento giusto.

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