Final Fantasy VII Remake Episode INTERmission, grandi emozioni per un semplice DLC | Recensione
Dopo un anno dall'uscita del titolo originale, è finalmente giunto il momento di analizzare Episode INTERmission, il DLC dedicato a Yuffie
Non lo nascondiamo: nella versione originale di Final Fantasy VII non abbiamo mai particolarmente apprezzato il personaggio di Yuffie. Il suo carattere irriverente e la sua eccessiva esuberanza non lasciavano trasparire abbastanza l'anima tormentata della giovane ninja di Wutai. Se avete in mente il titolo Square Soft del 1997, fate immediatamente piazza pulita nel vostro cervello. La nuova Yuffie mantiene le caratteristiche della versione originale, ma nel corso di Episode INTERmission guadagna più spessore psicologico rispetto a tutto il settimo capitolo di ventiquattro anni fa.
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Dopo più di un anno dall'uscita di Final Fantasy VII Remake possiamo tornare a ribadirlo: Square Enix è riuscita a dar vita a un mezzo miracolo. Non solo l'opera originale rimane intatta, ma viene approfondita e perfezionata in numerosi aspetti, divenendo un titolo tanto nostalgico, quanto rivolto verso il futuro. Se avete amato Cloud, Tifa, Barret, Aerith, Red XIII e Yuffie nel 1997, non potete esimervi dal seguirli anche in questa nuova incarnazione. Giocare per credere.
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Ludicamente, Episode INTERmission si comporta in modo molto simile a quanto abbiamo già potuto apprezzare nel titolo base. Il giocatore sarà quindi chiamato a bilanciare un combattimento action, con la possibilità di selezionare abilità, magie e oggetti durante un utilissimo slow motion. Lo abbiamo già affermato nel corso della recensione di Final Fantasy VII Remake, ma ci teniamo a ribadirlo: ci troviamo di fronte a uno dei migliori combat system mai visti all'interno del genere degli action-JRPG. Giocare a questa nuova iterazione del franchise di Square è divertente, spettacolare e appagante.
A differenza degli altri personaggio che abbiamo potuto utilizzare nel gioco dello scorso anno, Yuffie si è dimostrata un'eroina estremamente bilanciata. La ninja di Wutai può combattere sia dalla distanza, che in situazioni più ravvicinate. La personalizzazione delle sue abilità, inoltre, permette al giocatore di dar vita a build specifiche per ogni occasione, evidenziando ancora di più la versatilità di Yuffie.
Tornano ancora le materie, le evocazioni (con Ramuh come new entry) e l'evoluzione delle armi. Tutto funziona come lo scorso anno, dimostrando la bontà del game desgin di questo remake. Per allungare la longevità complessiva, Square Enix ha pensato a qualche attività extra per intrattenere l'utenza. Fort Condor è un divertente minigioco di strategia che, nel primo dei due capitoli, riuscirà a farvi trascorrere un'ora aggiuntiva in modo spensierato e divertente. Questo bonus è sicuramente presentato in forma ristretta e avrebbe potuto meritare un maggiore approfondimento. Ammettiamo, però, che all'interno della “limitata” longevità di un DLC trova il giusto spazio per diventare interessante, senza soverchiare il resto della produzione. Sono inoltre presenti altre missioni secondarie, valorizzate dall'ottenimento di trofei tanto cari ai completisti.
Una volta terminata la campagna principale, si sbloccano nuove sfide e la possibilità di combattere nuovi nemici nel Simulatore VR delle avventure di Cloud e compagni. Insomma: con i circa 20 euro necessari per portarvi a casa Episode INTERmission vi troverete tra le mani una discreta quantità di contenuti. Se questo doveva essere l'antipasto di quella che sarà la seconda parte di Final Fantasy VII Remake, non possiamo che ritenerci estremamente soddisfatti.
Esattamente come la versione Intergrade del titolo per PlayStation 5, anche questo contenuto aggiuntivo rimane una vera perla sotto il profilo tecnico. Modelli dei personaggi riusciti e curati nel design, una pulizia visiva semplicemente sensazionale e una colonna sonora immensa rendono la storia di Yuffie un piacere per gli occhi e per le orecchie.
Square ha ben pensato poi di inserire la possibilità di giocare il titolo sia un versione 4K con effetti grafici aggiuntivi, che in una a risoluzione più bassa, ma con la garanzia dei 60 fotogrammi al secondo. Non ci sentiamo di consigliarvi una modalità piuttosto che l'altra, dato che ognuna di esse ha i suoi pregi. Nel primo caso, infatti, troviamo una pulizia visiva maggiore e numerosi effetti particellari a schermo, tali da rendere sontuosa ogni battaglia. Nel secondo, invece, la maggiore fluidità rende gli scontri più rapidi e immediati, risultando perfetta per coloro che prediligono il gameplay al comparto grafico.
Segnaliamo che, ancora una volta, ci troviamo di fronte al “problema” dei sottotitoli in italiano. La discrepanza tra quanto pronunciato dai personaggi e quanto scritto nel testo è spesso molto evidente, con dei picchi in negativo per quanto riguarda la localizzazione italiana. Il nostro consiglio è quello di impostare l'audio in giapponese, oppure i sottotitoli in inglese, in modo da aggirare il problema.
Final Fantasy VII Remake Episode INTERmission è uno splendido contenuto aggiuntivo di un titolo meraviglioso. Impossibile non consigliarne l'acquisto non solo a coloro che hanno amato l'opera del 1997, ma anche a chi cerca un prodotto maturo, stratificato e appassionante. Non vediamo sinceramente l'ora di poter tornare a vestire i panni di Cloud e amici nella seconda parte di questa nuova epopea. E l'avventura di Yuffie non ha fatto altro che buttare benzina sul fuoco della nostra passione per questa iterazione del franchise.