Final Destination 3D - La recensione

Un ragazzo ha visioni di incidenti mortali che poi, puntualmente, avvengono realmente. Una pellicola talmente trash e cafona da essere quasi divertente...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

Titolo Final Destionation 3D
RegiaDavid R. Ellis
Cast
Bobby Campo, Shantel VanSanten,    Nick Zano, Haley Webb, Mykelti Williamson, Krista Allen
uscita21 maggio 2010La scheda del film

Per alcune pellicole, diventa anche difficile fare una recensione esaustiva. Insomma, ci sono ottimi titoli che è bello esaltare e tanti altri che invece presentano difetti da tutte le parti, tanto che non è ovviamente complicato riempire qualche paragrafo di articolo. Ma poi ci sono prodotti come Final Destination 3D, in cui le cose da dire si riducono al minimo.

Possiamo per esempio sottolineare come la formula mostri terribilmente la corda, visto che la Morte che vuole comunque ammazzare un gruppo di persone a tutti i costi, in maniera magari originale (cosa che ovviamente diventa sempre più difficile, considerando i milioni di morti delle pellicole horror), ormai l'abbiamo già vista. Vogliamo parlare dei personaggi tagliati con l'accetta (ed è una metafora artistica, non un dato di fatto purtroppo)? E se almeno quelli maschili sono accettabili (sarebbe stato interessante giocare maggiormente sul cinismo di Hunt), quelli femminili sono pietosi sia per storie che interpretazioni.

Inutile dire che anche i dialoghi sono all'altezza del resto, quindi scritti malissimo. Penso, per esempio, alla confessione della guardia di sicurezza e del suo passato, che dovrebbe essere drammatica ma che fa morire dal ridere. E ovviamente il finale è brutto forte, oltre che telefonatissimo. Un disastro, allora? In realtà, no. Semplicemente, non c'è nessuna voglia di rendere seria questa pellicola, che è pura exploitation senza nessuna pretesa intellettuale. D'altronde, sarebbe come aspettarsi storie, dialoghi e personaggi profondi in un film porno, una fatica inutile. Così come non è il caso di disquisire approfonditamente su un brano thrash metal, non perché non ci sia valore artistico nel genere, ma per il semplice fatto che è una questione viscerale, in cui il cervello non viene coinvolto troppo.

 Veniamo al capitolo 3D. Almeno, si può dire che qui c'è e ha un senso, perché a differenza di Alice in Wonderland e di Scontro tra titani è stato girato in 3D. E' la classica tridimensionalità da pellicola horror: oggetti che ti volano addosso e armi improprie che escono dallo schermo. Un po' come detto per la struttuta narrativa del film, non c'è nessuna intenzione di essere rivoluzionari nell'utilizzo di questa tecnologia, ma soltanto di sfruttarla a un livello terra terra.

Così, alla fin fine l'assenza di political correctness, un po' di morti becere e cafone e la stupidità dei protagonisti rendono tutto un prodotto quasi gradevole, almeno per gli amanti del genere. Insomma, l'accompagnamento con frittatona di cipolle e rutto libero è obbligatorio. Decidete poi voi se preferite portarvi il mangime al cinema inforcando gli occhialetti o puntare sull'home video...

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