FIFA Football - Il vero calcio arriva su PSVita
FIFA Football spazza via qualsiasi gioco calcistico uscito su portatile senza nessuna difficoltà
FIFA arriva su PSVita con una simulazione di altissimo livello e apre una nuova era per i giochi calcistici su portatile.
Su console casalinghe FIFA 12 è stato accolto come la più completa, precisa e realistica simulazione calcistica mai prodotta, mentre addirittura i più stoici fan di PES hanno dovuto accettare il lento - ma inesorabile - declino del calcio declinato da Konami. Con l’arrivo di PSVita, David Rutter e i suoi colleghi di EA Vancouver hanno deciso di infrangere un altro limite: portare su portatile quello che, fino ad oggi, è stato esclusivo appannaggio dei giocatori da divano, ovvero grafica in alta risoluzione, un database enorme e un sistema di gioco realistico.
Tanto vale dirlo subito: FIFA Football spazza via qualsiasi gioco calcistico uscito su portatile senza nessuna difficoltà. EA non si è approcciata al progetto andando a proporci una versione lite di FIFA 12 oppure, peggio ancora, un anonimo arcade privo di quella profondità tanto amata dai fan. FIFA Football è FIFA 12 in tutto e per tutto, con i suoi 50 campionati, le sue 500 squadre (fra club e nazionali) e la modalità carriera. La prima cosa che stupisce è proprio questa enormità di dati, ben lontana dalle semplificazioni cui ci avevano abituati le iterazioni portatili solo fino a qualche anno fa.
La modalità carriera non si differenzia troppo da quella che troviamo nel fratello maggiore, potremo creare un giocatore ex novo (magari con le nostre fattezze fisiche) oppure impersonare una stella già affermata del mondo del pallone, in modo tale da vincere il più possibile attraverso le 15 stagioni di cui si compone la “vita calcistica” del nostro alter ego. Potremo altresì decidere di intraprendere la strada dell’allenatore, muovendoci più “dietro le quinte” ma supervisionando alla strategia globale della nostra squadra preferita oppure, infine, interpretare entrambi i ruoli, giocando le partite e dedicandoci al contempo al calciomercato. Il sistema non è molto dissimile da quello che troviamo nelle controparti casalinghe, con la sola mancanza di tutta la parte dedicata alla ricerca e selezione dei nuovi talenti, probabilmente eccessiva da gestire (a livello di database) con le risorse a disposizione di un portatile.
Molto interessante anche la modalità multiplayer che, finalmente, riproduce almeno in parte i fasti della serie principale permettendo di giocare sia in locale che online anche in modalità 11 contro 11, peccato solo per la mancanza della carriera online e dei campionati ufficiali EA.
Il centro ludico di FIFA, tuttavia, nonostante le piccole mancanze di cui sopra, rimane di fatto immutato, gli sviluppatori, non potendo per ovvi motivi proporre un’esperienza al 100% comparabile con quella del dodicesimo episodio, hanno lavorato per ridurre al minimo le perdite, proponendoci una versione leggera (ma comunque gustosa) dell’impact engine e della difesa tattica con cui, pur senza raggiungere i vertici d’eccellenza di FIFA 12, anche i giocatori più tecnici potranno divertirsi, sacrificando pochissimo realismo in virtù della portabilità da tasca. Passando al sistema di controllo, FIFA Football offre sostanzialmente due proposte, una che potremmo definire classica, basata sul layout standard di FIFA (comunque customizzabile, per i nostalgici di PES) e una che sfrutta i nuovi sistemi di input messi a disposizione da Vita, ovvero il touchscreen e il touchpad posteriore. Durante le azioni, infatti, potremo semplicemente toccare il compagno di squadra a cui vorremo passare la palla e demandare interamente all’IA la calibrazione del tiro. Questo sistema, com’é ovvio, non si rivolge ai giocatori “pro”, tuttavia, una volta testato lascia davvero l’amaro in bocca in quanto riduce un buon ottanta per cento dell’esperienza calcistica di FIFA a un mero flipper degno dei giochini per iOS e, soprattutto ai livelli di difficoltà più bassi, annulla completamente il senso di sfida. Per questo motivo siamo pressoché certi che la quasi totalità dei giocatori disattiverà immediatamente il touchscreen per garantirsi un’esperienza ludica forse meno “moderna” ma di certo più appagante. Molto interessante invece l’uso che viene fatto del touchpad posteriore che, al momento del tiro, diventa una sorta di schema logico dello specchio della porta: toccando in un punto qualsiasi, infatti, indirizzeremo la palla in quella direzione, permettendoci così di calibrare molto meglio i colpi di precisione. Sulle prime questo approccio è abbastanza straniante e non sono pochi i tiri a porta vuota che finiscono diretti sugli spalti, una volta presa la mano, però, il sistema rivela tutta la sua profondità e precisione, diventando una validissima alternativa al sistema di controllo classico.
Tecnicamente FIFA Football è impressionante, garantendo una grafica in HD paragonabile a quella che ci aspetteremmo di trovare sulle console casalinghe. Certo, le ridotte dimensioni dello schermo e qualche piccolissimo calo di frame rate ogni tanto, ci fanno ricordare che il gioco ha alcuni limiti strutturali, comunque vedere Cristiano Ronaldo, Matri o Ibra perfettamente riprodotti su un portatile fa una certa impressione e, come già successo per altri titoli (Uncharted e Wipeout su tutti), ci fa ben sperare per il futuro di PSVita. Dopotutto, se i titoli di lancio hanno già raggiunto un tale livello qualitativo cosa dovremo aspettarci nei prossimi anni?
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