Fear the Walking Dead, 3x07/08 "The Unveiling", "Children of Wrath": la recensione
Ecco la nostra recensione del doppio mid-season finale della terza stagione di Fear the Walking Dead, spin-off di The Walking Dead
Da notare l'evoluzione del personaggio di Jake, coerente e ammirabile sotto diversi punti di vista. Il ragazzo è guidato dalla voglia di risolvere quella serie di errori compiuti da suo padre e, conscio dei sbagli di quest'ultimo, arriverà a rischiare anche la sua stessa vita pur di non perdere quel briciolo di speranza. Alicia capisce solo alla fine della corsa che sua madre e Nick le stavano nascondendo il fatto che fosse stato Troy ad uccidere la famiglia dei Trimbol. La dimostrazione che mai come prima d'ora ogni azione commessa dalla famiglia Otto o dai Clarke sia stata fatta per errore o per impulsività; ognuno di loro si muove confuso all'interno di un territorio ormai diviso in due e retto solo da quelle contraddizioni che potevano avere valore prima dell'apocalisse. Il destino di Jeremiah Otto è sempre stato segnato ma è oneroso ammettere che la gestione di questa prima parte di stagione sia andata meglio del previsto. Personaggi più interessanti, alleanze più coinvolgenti e situazioni più realistiche del solito hanno giovato ad una serie che sin dal suo primo episodio ha più volte rischiato di perdersi in cliché e in situazioni ridondanti. Anche Nick per esempio ha avuto modo di crescere e gli autori hanno scelto di usare lui come la figura che più si sarebbe avvicinata a Otto e infine come l'unico in grado di ucciderlo. Il passato ritorna ancora una volta e questo è ciò che separa maggiormente Fear the Walking Dead dalla serie madre. Nonostante la crudeltà di alcune azioni commesse da Madison, il personaggio di questa donna si riprende la sua umanità cercando di far comprendere ai figli il peso delle scelte più difficili. Nel frattempo chi sta ancora affrontando le conseguenze di tutte quelle azioni sbagliate commesse in passato quello è proprio Victor Strand, l'unico personaggio che non ha avuto modo di raccontare qualcosa di nuovo in questa terza stagione. Troppo isolamento non ha giovato e a quanto pare la mancanza di elementi intriganti dietro alla sua storyline non ha fatto altro che condurre lo spettatore a perdere l'interesse nei suoi confronti. E questo è un peccato visto quanto abbia funzionato il resto; sicuramente nella seconda parte della terza stagione avrà modo di riunirsi con la famiglia Clarke o addirittura con dei nuovi personaggi, quello che è certo è che la guerra tra lui e Salazar non si è ancora conclusa.