Fear the Walking Dead 3x04, "100": la recensione

Ecco la nostra recensione del quarto episodio della terza stagione di Fear the Walking Dead, intitolato "100"

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Spoiler Alert
"100" è uno dei migliori episodi di Fear the Walking Dead e indubbiamente è quello che scorre più velocemente e l'unico in grado di essere, almeno in parte, auto conclusivo. Salazar è stato nel corso delle prime due stagioni uno dei migliori personaggi, quello più interessante da scoprire e con più sfaccettature. Nonostante il suo disturbo post-traumatico lo abbia condotto ad essere una persona chiusa e apparentemente brusca, Daniel Salazar ha molto cuore e questo episodio è in fondo un breve scorcio nella storia di Fear the Walking Dead che parla d'amore, di fratellanza e di rispetto in un modo più discorde rispetto al solito. Si tratta sicuramente dello stesso universo di The Walking Dead, ma questi ultimi episodi, rispetto anche alla prima stagione, stanno rispondendo positivamente alla domanda, "c'era bisogno di fare uno spin-off?" Ora come ora rispondiamo di sì, perché gli autori dietro questo show ci stanno regalando nuovi punti di vista, nuove prospettive per il futuro della serie e dei personaggi differenti e con ognuno un passato ben definito che ritorna ogni volta come conseguenza delle azioni del presente. È proprio questo che contraddistingue le due serie e rispetto all'originale, i personaggi di questo prodotto derivante sono ancora molto legati a ciò che erano, e questo lo si evince principalmente dalla struttura degli episodi. "100" racconta in quaranta minuti molto di più di quello che ci saremmo potuti aspettare - è un capitolo anomalo per la serie che diverte e racconta di personaggi secondari con una certa disinvoltura. Non ci sono momenti in cui vi sono troppe spiegazioni, la sceneggiatura funziona e si prende gioco dei suoi personaggi intelligentemente, sebbene siano presenti momenti che sarebbero potuti essere costruiti in maniera più criptica, così da intensificare il pathos, elemento che molto spesso manca in questa serie. Ma l'insieme si bilancia egregiamente, addirittura ci sono anche un paio di momenti divertenti e che non hanno la presunzione di farsi prendere sul serio, basti pensare alla scena in cui il fulmine colpisce lo zombie che stava per aggredire Daniel Salazar, figura che dopo essere sopravvissuta all'incendio ha tutta l'aria di essere miracolata.

100 è il totale delle persone uccise da Daniel Salazar entro la fine dell'episodio, e questo indizio non è messo in primo piano come potevamo aspettarci. Anche questo gioco degli autori ha funzionato piuttosto bene e l'impianto che è stato fatto sul passato da soldato di Salazar ha funzionato piuttosto bene. L'essere stato membro della squadra Sombra Negra a El Salvador lo ha condotto ad anni di disperazione, ma questa volta la sua notorietà lo ha portato ad una salvezza immediata. Ma il punto più alto viene raggiunto attraverso quelle scelte velate ma interessanti che compongono la storia di questo personaggio, un personaggio che stava cercando di essere migliore proprio nel momento in cui il mondo è andato in malora. Non c'è più tempo per lui di redimersi, di farsi perdonare da sua figlia e di dimenticare le atrocità fatte in passato. Daniel deve tornare ad essere crudele se vuole far sopravvivere i più deboli. Colpisce sicuramente l'interpretazione di Ruben Blades, ma l'episodio funziona anche per il ritmo e per il personaggio di Efrain, un ex-prete e cantante che senza troppa fatica decide di prendersi cura di Daniel, fuggito dalle fiamme inspiegabilmente con una gamba fuori uso e tanto dolore nell'animo. Ofelia continua ad essere nominata, ma al momento non sappiamo ancora nulla di lei. Nel giro di poco tempo Daniel viene curato e accudito ed entra a far parte della cerchia di Dante, l'amico di Strand che si è rivelato poi essere la persona sbagliata a cui chiedere aiuto. Il tema dell'acqua nell'episodio è molto interessante e quel mistero dietro la fontanella colpisce per originalità. Grazie allo scorso episodio che ha raccontato un po' il lavoro dietro la diga controllata da Dante, ci siamo potuti addentrare meglio nei personaggi di "100" e di conseguenza nel viaggio di Salazar verso il riscatto. Ai fini della storia orizzontale lo scopo principale era far riunire Strand e Salazar, due personaggi chiave della serie che più volte si sono scontrati a causa dei loro caratteri, proprio per questo motivo la loro separazione e poi riunione, convince più del previsto. Daniel chiede il perdono più volte e abituato ai vecchi regimi di guerra raggiunge i suoi obiettivi senza farsi scoprire, ingannando anche i telespettatori, che presi alla sprovvista vedranno ritornare in men che non si dica il vecchio Daniel Salazar a cui eravamo abituati. Mentre tutto scorre in un modo, entro la fine dell'episodio avremo un Salazar a.k.a. Max Rockatansky in incognito pronto a tutto per difendere i suoi nuovi amici e distruggere il mafioso del commercio d'acqua, Dante a.k.a. Immortan Joe. Se questa storia fosse durata di più avrebbe sicuramente annoiato, ma messa in questo modo la parentesi è stata più che interessante. Ora urge capire cosa ne sarà di questi nuovi personaggi, e soprattutto il nostro augurio è quello di vedere una fuga ben architettata dalla diga, perché è difficile credere che Dante non avesse a disposizione altri scagnozzi pronti a difenderlo.

Per confrontarvi con altri appassionati della saga, vi segnaliamo la pagina Fear the Walking Dead

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