Fear the Walking Dead 3x04, "100": la recensione
Ecco la nostra recensione del quarto episodio della terza stagione di Fear the Walking Dead, intitolato "100"
100 è il totale delle persone uccise da Daniel Salazar entro la fine dell'episodio, e questo indizio non è messo in primo piano come potevamo aspettarci. Anche questo gioco degli autori ha funzionato piuttosto bene e l'impianto che è stato fatto sul passato da soldato di Salazar ha funzionato piuttosto bene. L'essere stato membro della squadra Sombra Negra a El Salvador lo ha condotto ad anni di disperazione, ma questa volta la sua notorietà lo ha portato ad una salvezza immediata. Ma il punto più alto viene raggiunto attraverso quelle scelte velate ma interessanti che compongono la storia di questo personaggio, un personaggio che stava cercando di essere migliore proprio nel momento in cui il mondo è andato in malora. Non c'è più tempo per lui di redimersi, di farsi perdonare da sua figlia e di dimenticare le atrocità fatte in passato. Daniel deve tornare ad essere crudele se vuole far sopravvivere i più deboli. Colpisce sicuramente l'interpretazione di Ruben Blades, ma l'episodio funziona anche per il ritmo e per il personaggio di Efrain, un ex-prete e cantante che senza troppa fatica decide di prendersi cura di Daniel, fuggito dalle fiamme inspiegabilmente con una gamba fuori uso e tanto dolore nell'animo. Ofelia continua ad essere nominata, ma al momento non sappiamo ancora nulla di lei. Nel giro di poco tempo Daniel viene curato e accudito ed entra a far parte della cerchia di Dante, l'amico di Strand che si è rivelato poi essere la persona sbagliata a cui chiedere aiuto. Il tema dell'acqua nell'episodio è molto interessante e quel mistero dietro la fontanella colpisce per originalità. Grazie allo scorso episodio che ha raccontato un po' il lavoro dietro la diga controllata da Dante, ci siamo potuti addentrare meglio nei personaggi di "100" e di conseguenza nel viaggio di Salazar verso il riscatto. Ai fini della storia orizzontale lo scopo principale era far riunire Strand e Salazar, due personaggi chiave della serie che più volte si sono scontrati a causa dei loro caratteri, proprio per questo motivo la loro separazione e poi riunione, convince più del previsto. Daniel chiede il perdono più volte e abituato ai vecchi regimi di guerra raggiunge i suoi obiettivi senza farsi scoprire, ingannando anche i telespettatori, che presi alla sprovvista vedranno ritornare in men che non si dica il vecchio Daniel Salazar a cui eravamo abituati. Mentre tutto scorre in un modo, entro la fine dell'episodio avremo un Salazar a.k.a. Max Rockatansky in incognito pronto a tutto per difendere i suoi nuovi amici e distruggere il mafioso del commercio d'acqua, Dante a.k.a. Immortan Joe. Se questa storia fosse durata di più avrebbe sicuramente annoiato, ma messa in questo modo la parentesi è stata più che interessante. Ora urge capire cosa ne sarà di questi nuovi personaggi, e soprattutto il nostro augurio è quello di vedere una fuga ben architettata dalla diga, perché è difficile credere che Dante non avesse a disposizione altri scagnozzi pronti a difenderlo.