Fear the Walking Dead, 3x01/02 "Eye of the Beholder", "The New Frontier": la recensione
Ecco la nostra recensione della doppia premiere della terza stagione di Fear the Walking Dead, serie creata da Robert Kirkman e Dave Erickson
Analizzando i due capitoli separatamente, quello che possiamo dire è che il primo episodio è a tutti gli effetti destabilizzante, in primis perché non comprendiamo a pieno le motivazioni che spingono questi "soldati", capitanati da Troy, il figlio apparentemente più instabile della famiglia Otto, ad uccidere le persone senza nessuna degna motivazione. Questi personaggi (tra cui spunta anche il cammeo di Noel Fisher di Shameless) in divisa mimetica affrontano le giornate segnando il tempo che intercorre tra la morte e la resurrezione di una vittima X. A quanto pare però gli ordini del giovane e vacillante Troy non vedono gli stessi trattamenti per le donne. L'idea iniziale è che potesse trattarsi di esperimenti e invece la motivazione apparentemente superficiale che vi è dietro convince ancor di più, specialmente perché gli autori hanno scelto, almeno per il momento, di non entrare troppo nei dettagli (anche se il riferimento a Jeremiah è piuttosto palese). È ormai un mondo abitato per lo più da gente che inevitabilmente ha subito dei forti traumi, quindi cercare troppe spiegazioni dietro le loro azioni avrebbe poco senso, constatazione che abbiamo potuto verificare con il passare degli episodi. Tra la superficialità di queste persone spiccano gli atti di ribellione di Madison e la perenne sfortuna di una famiglia che non è destinata a riunirsi. La "Wonder Woman" della situazione è disposta a tutto pur di non perdersi di nuovo tra le perversioni e le cattiverie degli altri e nonostante sia presto per dirlo ad alta voce, possiamo presupporre che i protagonisti della terza stagione di "Fear the Walking Dead" non si fidino più del prossimo come in passato e sembrano non voler ricascare nei soliti tranelli - sono figure più resistenti e scaltre che cercano il modo di rivoltare la situazione a proprio vantaggio. In futuro faranno anche loro degli sbagli, questo è scontato, ma la rabbia e la forza di prevaricare sugli altri che scorre nel sangue di un personaggio come Madison è quanto di più forte e reale potessimo desiderare da una donna che sin dal primo episodio non ha perso di vista i suoi obiettivi. La debolezza in questo momento prevarica maggiormente sui due figli, Alicia e Nick, i quali finalmente riescono a concedersi un momento per abbracciarsi dopo le terribili situazioni che hanno vissuto. Il viso di Alicia racconta di un grido sommesso, di una speranza svanita e di un mondo sempre meno ospitale. Quello che potrà risollevarla, o forse abbatterla ancora di più, sarà il rapporto che "presumibilmente" nascerà con Jake Otto. Quest'ultimo, interpretato da Sam Underwood, è un personaggio assai particolare e al contempo ambiguo, questo perché rispetto al fratello senza ombra di dubbio mantiene nascosto il suo vero carattere. Il secondo episodio è l'ingresso al ranch, rappresenta l'inizio di una serie di sfide che porterà questa famiglia a conoscere nuovi pericoli e ad accettare ancora di più la sofferenza. In fondo già l'esistenza di The Walking Dead è un grande spoiler per i fan di questo spin-off, perché noi tutti sappiamo che difficilmente vedremo Madison, Alicia, Nick e Strand trovare pace e fissa dimora.
Per confrontarvi con altri appassionati della saga, vi segnaliamo la pagina Fear the Walking Dead.