Fear the Walking Dead 2x12, "Pillar of Salt": la recensione

Ecco la nostra recensione del dodicesimo episodio di Fear the Walking Dead, intitolato "Pillar of Salt"

Condividi
Incroci fortuiti, scontri casuali, tante coincidenze e scelte del passato che si ripercuotono sul futuro sono gli elementi chiave di questo episodio. Questa volta Fear the Walking Dead propone con lentezza ma al contempo con astuzia alcune svolte narrative decisive. Le cose cominciano a muoversi in maniera specifica e l'ingranaggio che ha dato inizio a tutto è stato l'abbandono di Francisco e della sua famiglia della colonia di Alejandro. Questo evento isolato e inizialmente poco importante per lo spettatore si è trasformato in una mina vagante che ha scatenato un insieme casuale di situazioni. A innescare ancor di più eventi particolarmente convergenti c'è stata l'azione avventata di Ilene, genitore ormai solo e senza più un figlio, che accoltella senza lucidità Strand alla porta di una camera d'albergo.

La prima azione ha portato Alejandro a una chiusura immediata dei cancelli della colonia, un modo che permettesse alla sua gente di rimanere al riparo, visto che la paura di essere scoperti si fa sempre più incombente. Nick è ormai conosciuto da Marco e dalla sua gang per la produzione di ossicodone, e per quanto questo possa essere stato assolutamente scontato nello scorso episodio, in Pillar of Salt assume uno spessore diverso, più maturo e ragionato. Si percepisce infatti, da parte degli autori, un disegno molto più ampio, che solo avanzando con gli episodi riesce a rendersi comprensibile agli occhi di tutti. Ogni cosa torna e il momento in cui ci rendiamo conto che Madison è ormai diretta nel famoso supermercato di Marco, non possiamo non restare piacevolmente colpiti. Non parliamo ovviamente di una sorpresa o di un colpo di scena, ma comunque si nota una certa dinamica negli eventi che fa sì che ci possa essere una immedesimazione dello spettatore nei confronti di Madison e del suo bisogno di ritrovare Nick. Da qui parte altro, ossia la forte gelosia di Alicia nei confronti di suo fratello o almeno di quello che è sempre stato il suo rapporto con la madre. Prendendo questo ultimo discorso come punto di riferimento, non si può non apprezzare il momento in cui Alicia si mette a nudo con Strand, raccontandogli del suo passato e del tipo di sofferenza che ha sempre vissuto sin da piccola. Il riscatto arriva in un contesto particolare, drammatico e a quanto pare (visti gli ultimi minuti dell'episodio) sembra durare anche troppo poco. Le domande che vengono alla mente rispetto a questa paura di Alicia di non essere abbastanza voluta da sua madre sono molteplici, e visti ormai i temi particolari che Fear the Walking Dead ama affrontare, non potevamo non stupirci della particolare relazione famigliare che lega le due.

Sempre parlando di riscatto, durante l'episodio vediamo ritornare di fronte alla telecamera anche Ofelia, scappata senza dire nulla a nessuno con il pick-up. Ad aprire Pillar of Salt è proprio la sua ripetitiva storyline, Ofelia decide infatti di tornare in un posto a lei noto, un luogo dove sarebbe potuto nascere qualcosa di importante. Da questo momento in poi partono dei flashback, che hanno l'obiettivo di rappresentare i pensieri della ragazza e in particolare il suo nuovo bisogno di rivalsa. Tutto questo però è ancorato al passato, alle scelte che ha deciso di non fare e alle parole di sua madre forse prese troppo sul serio. Questo blocco dedicato a Ofelia è un chiarissimo esempio di come viene strutturata la serie, che aggiunge ingranaggi interessanti ma allo stesso tempo non riesce a restare lontana da certe situazioni ripetitive. Ma è anche inevitabile che certe scelte narrative suonino già viste: stare nello stesso posto a qualche passo di distanza, questo incrociarsi senza incontrarsi è un processo andato in tilt ormai da troppo tempo. Il risultato di tutto ciò è che se ci saremmo dovuti stupire di Travis che guarda l'insegna accesa per un istante da Madison purtroppo non lo abbiamo fatto; d'altro canto continua a esserci qualcosa che stuzzica piacevolmente l'appetito e nonostante non ci sia un'attesa frenetica dell'episodio successivo, Fear the Walking Dead continua a essere godibile sotto più punti di vista.

Per confrontarvi con altri appassionati della saga, vi segnaliamo la pagina Fear the Walking Dead

Continua a leggere su BadTaste