Fear the Walking Dead 1x06 "The Good Man": la recensione

Ecco la nostra recensione all'ultimo episodio della prima stagione di Fear the Walking Dead

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Si apre sulle note di "It Comes Back To Haunt Us" dei Timbre Timbre l'ultimo episodio della prima stagione di Fear the Walking Dead, una sequenza iniziale nella quale vediamo una città completamente devastata e nel black-out più totale, sotto il rimbombo delle porte di uno stadio che a breve si apriranno.

Si aprono i cancelli dell'inferno per un episodio finalmente degno di nota dall'inizio alla fine, tutti e cinque gli episodi precedenti servivano per ottenere questo finale concentrato di suspense, ben congegnato e soprattutto in grado di catturare l'attenzione dall'inizio alla fine. A questo punto non sembrava neanche così superflua l'analisi a volte troppo prolissa di alcuni personaggi. E chi se lo aspettava?

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L'esercito si sta ritirando e i protagonisti sono finalmente costretti ad abbandonare le loro dimore per fuggire, ma in primis per recuperare gli altri membri della famiglia presi dai militari per cure mediche. Travis deciderà, pur andando contro Daniel Salazar, di liberare il soldato che avevano rapito nello scorso episodio, il quale sembrava avere degli interessi amorosi nei confronti di Ofelia. Lo libera in cambio di una mappa accurata dell'edificio in cui sono stati portati tutti i pazienti, gestiti da Liza e dalla dottoressa Exner. I piani di quest'ultima vanno tutti in fumo nel preciso istante in cui gli erranti fanno breccia nel complesso, e tutto con un ritmo molto rapido si sgretola sotto le urla impanicate di soldati senza neanche più un briciolo di speranza e soprattuto umanità.

L'episodio in cui si consolidano definitivamente tutti rapporti e nel quale si dà forma in maniera precisa ai loro obiettivi. Madison, Ofelia, Travis e Daniel si recano tutti insieme per il recupero dei cari, c'è chi sarà più fortunato c'è chi invece dovrà affrontare delle perdite. Madison trova finalmente Nick insieme al signor Strand. Nel frattempo Alicia e Christopher fanno squadra e anche se quest'ultimo, a detta della sorellastra, non può salvare nessuno, cercherà comunque in ogni modo di difenderla contro un gruppo di soldati disperati alla ricerca di un veicolo per la fuga. Questo è l'episodio che tutti aspettavamo: dopo che negli ultimi due c'èra stata una separazione, in questo assistiamo alla riunificazione, e ci sentiamo più al sicuro a guardare combattere i protagonisti e fare di tutto pur di salvarsi.

Si aprono i cancelli dell'inferno per un episodio finalmente degno di nota dall'inizio alla fine

Nel frattempo, contornati da eventi spiacevoli come il presunto suicidio della dottoresa Exner (distrutta per non essere stata in grado di salvare i suoi pazienti), i nostri protagonisti fuggono verso un riparo, una casa al mare, la casa di Strand, il quale però sembra alla ricerca disperata di Abigail. Per buona parte dell'episodio, fino alla risoluzione del significato del nome "Abigail", eravamo sicuri che questo avesse una certa importanza, e infatti sembra proprio essere il mezzo di evasione se non la chiave per l'inizio della prossima stagione. Parliamo di una nave che potrebbe essere d'aiuto per tutti, almeno a detta di questo signore dalle buone intenzioni e deciso sul da farsi.

In "The Good Man", questo il titolo dell'episodio, c'è anche da superare la prima vera vittima dello show, e colpisce il modo in cui si dovrà fare a meno di lei. Durante l'evasione Lisa viene morsa, e anche se si sapeva benissimo che sarebbe successo a lei e non a Madison, ci tocca nel profondo la devastazione generale della sua morte, circondata da un'ambiente pacifico (il primo dopo cinque episodi), dalle alte scogliere e dal pianto disperato di Christopher, suo figlio. Liza abbandonerà la serie, dopo l'egregio lavoro fatto nei confronti dei pazienti, con tutte le informazioni apprese dalla malattia e dal contagio. Nell'insieme la sua perdita colpisce e funziona grazie alla sua essenzialità nella storia e soprattutto grazie alla sua umiltà. Quello a soffrirne di più insieme a Christopher sarà proprio Travis, che finalmente in questo episodio cresce e apprende che purtroppo non esiste più la pietà in un mondo ormai fuori dal controllo.

A questo proposito c'è una frase toccante che ha portato l'intera serie su un livello decisamente più intimo e profondo. Una frase che viene detta da Nick a sua madre, dopo che quest'ultima le confida una propria riflessione: "Il mondo si è rivoltato e non si sa dove si andrà a finire". Il punto è proprio che Nick ha sempre vissuto la sua vita con questa prerogativa, e ora tutti finalmente proveranno e sentiranno la sua stessa sofferenza. Il completo squilibrio del non sapere cosa succederà domani a dispetto di un presente che sfugge in continuazione tra le mani.

Concludiamo dicendo che, tra buone sequenze al cardiopalma e le atmosfere ben costruite, siamo finalmente davanti a un episodio pieno di cliffhanger, emozionante e mai noioso. E dopo qualche momento di perplessità durante il corso della stagione, siamo sempre più convinti che sei episodi, per una serie del genere, siano il numero perfetto.

Ci chiediamo cosa succederà l'anno prossimo con il doppio degli episodi a disposizione, ma per il momento ci accontentiamo di un lavoro e uno spin-off che ha finalmente dato i suoi frutti in termini di quello che ci saremmo voluti aspettare sin dall'inizio.

Nell'apparente calma dell'oceano la serie ci saluta con una frase essenziale di Strand:

L'unico modo per sopravvivere in un mondo impazzito è accettarne le pazzie.

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