Fargo 4x05 "La culla della civiltà"/4x06 "Camp Elegance": la recensione
Dalla finta guerra del titolo dello scorso episodio alla vera guerra del quinto e sesto episodio stagionale di Fargo
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Dalla finta guerra del titolo dello scorso episodio alla vera guerra che sembra stia per scoppiare nel quinto e sesto episodio stagionale di Fargo. Certo, il ritmo narrativo non aiuta a far decollare questa stagione appesantita trallo stridere tra serietà e senso del grottesco. Ma quantomeno questa accoppiata di puntate segna un nuovo passo nella narrazione e soprattutto il superamento di quella linea di confine tra la tregua e lo scontro che a fatica era stato mantenuto fino a questo momento. Ci sono fatti di sangue, rapimenti, minacce, e il caso è l'unico padrone sul campo da gioco.
Anche questo è Fargo, l'idea di dover essere sempre all'altezza della situazione e del proprio ruolo che si scontra con l'impossibilità oggettiva di farlo. Questo, e il tentativo maldestro di migliorare la propria posizione quando non si è in grado di farlo. Josto Fadda è un esempio di questo, nel modo in cui non riesce a gestire la situazione interna, nel modo in cui soffre la prevaricazione di Gaetano o le manipolazioni di Oraetta. Lo stesso piano finale per mettere fuori gioco gli uomini di Loy tramite varie previsioni che dovrebbero avverarsi è tipico degli schemi della serie.