Fargo 3x09 "Aporia": la recensione
Fargo si prepara a chiudere la stagione, forse la serie: a un passo dal finale tutti i personaggi fanno un passo in avanti
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Ora, ammettiamo di voler dare per buono quello che ci dice la serie nei titoli di testa da circa tre anni. Anche se noi sappiamo che, logicamente, questa non è una storia vera, il senso della verità che quindi ci condurrebbe ad una risposta opposta può essere trovato solo a livello metanarrativo. Fargo ci spinge a credere, contro ogni logica stringente ed evidenza dei fatti, che è quello il percorso che dobbiamo seguire per sbloccare lo stallo. La scrittura mette in bocca ai suoi personaggi concetti come verità e menzogna, si parla di postverità e percezione del reale, tutto lavora in funzione di quella dichiarazione di inizio episodio. Quindi, se una risposta esiste, va definita a partire da un livello metanarrativo.
Ennesimo esempio di quello che dicevamo sopra che si ritrova nel penultimo episodio della stagione, intitolato proprio Aporia. Dopo aver assistito a un omicidio che troverà una motivazione – grottesca come tutto il resto – nel corso dell'episodio, ritorniamo alla confessione di Emmit di fronte a Gloria. L'uomo ha rimpianti per gli errori di una vita, cerca uno spiraglio di salvezza per sé e di logica per il mondo che lo circonda, ma qualcosa o qualcuno si metterà in mezzo. L'episodio corre tra queste due storyline che si ritrovano in qualche modo nel finale, ed è sempre il diabolico Varga, i cui denti ritornano quasi a divorare Emmit in una sovrapposizione molto ispirata, il punto centrale del gioco.
Si tratta di una scrittura che non risolve e delega, si spera, questo compito al finale di stagione. Ma è anche vero che il gioco dei rapporti sale su un livello successivo, e viene chiesto qualcosa in più a chiunque. Tutti sono più vulnerabili perché tutti si espongono maggiormente. Varga smette di essere l'eminenza grigia o, come verrà definito da Gloria, il burattinaio che muove i fili di tutto. Emmit ormai è crollato del tutto, la stessa Gloria si concede un momento di totale apertura con la collega. Crolli emotivi che, a un passo dal finale, ci stanno e ci raccontano di personaggi pronti all'ultimo confronto. Il tutto in un episodio come al solito ben strutturato e ben diretto. Particolarmente d'impatto la musica.