Fargo 3x04 "The Narrow Escape Problem": la recensione

Episodio molto particolare per Fargo, che ricalca la partitura musicale di Pierino e il lupo per dare spessore ai personaggi

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Spoiler Alert
Il quarto episodio della terza stagione di Fargo si svolge seguendo come punto di riferimento la partitura musicale di Pierino e il lupo di Prokofiev. Si tratta di per sé di un'idea abbastanza geniale, e la scrittura la enfatizza al meglio giocando, come nell'opera, con l'assegnazione di uno strumento specifico ad ogni personaggio. Non si tratta di strumenti a caso, ma di note che dovrebbero restituire il mood di quel carattere all'interno della storia. Quindi ascoltiamo la voce narrante – che appartiene a Billy Bob Thornton – mentre assegna a Emmit e Ray rispettivamente uccellino e anatra (flauto e oboe), a Nikki il gatto (clarinetto), a Sy il nonno (fagotto).

E, come se questa rappresentazione non fosse già abbastanza emblematica di per sé, arrivano poi il bene e il male, Gloria e Varga, Pierino e il lupo appunto (rispettivamente archi e corno). Da un lato si tratta di un puro esercizio di stile in una serie che sa di essere oggettivamente bella da vedere, ma dall'altro l'idea di costruire qualcosa di emblematico e simbolico da calcare addosso a un personaggio ha senso in uno show come questo. Fargo è una "storia vera", ma è anche una favola senza morale, una fiaba senza principi, in cui ogni personaggio principale e secondario recita un ruolo che può anche avere un senso metanarrativo. Se non altro per giustificare il tono sempre grottesco della vicenda.

Ad esempio, la bulimia di Varga. Il lupo che divora cibo e aziende e poi si allontana per rigettare tutto. I denti aguzzi del personaggio di David Thewlis azzannano Emmit. Varga gira attorno ai problemi dell'uomo, fa un riferimento ai suoi problemi personali, quindi chiude con successo la trattativa. Emmit si dibatte come può, ma è schiacciato dal peso dell'avversario, Ray maschera se stesso, imitando il fratello (Ewan McGregor ha del buon materiale con cui lavorare nella scena in cui deve interpretare un personaggio che ne imita un altro), ma rimane con un pugno di cenere in mano.

Allora forse le uniche speranze possono essere riposte in Gloria. Qui torna, come classico, il piccolo momento poco importante, lo scontro tra Sy e Ray nel corso del quale è stata investita un'auto. Un'agente di nome Winnie Lopez si reca da Sy proprio in seguito alla denuncia di questa persona. È l'evento da cui scaturiscono una serie di riflessioni, coincidenze e legami che si fanno strada e che si fermano a casa di Gloria, nel secondo esatto tra la realizzazione del pensiero e la sua espressione a parole.

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