Fargo 1x09 "A Fox, a Rabbit, and a Cabbage": la recensione
Ad un passo dal finale, Fargo confeziona un episodio straordinario e pieno di sorprese
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Dal generale al particolare che svela ogni cosa, come al solito, come la scia di sangue che scompare nello scarico nello studio di un dentista. Quel dentista è Lorne Malvo, un anno dopo gli eventi narrati nelle prime otto puntate, con un nuovo mestiere, un nuovo look, un nuovo obiettivo. Lo ritroviamo dopo un lungo flashback nello stesso albergo nel quale Lester ha appena ricevuto il riconoscimento come venditore dell'anno. La prospettiva con la quale l'episodio si riconcilia con il finale di The Heap è completamente ribaltata. Lester sfocato sullo sfondo, Lorne in primo piano che ancora non lo ha notato, e ancora più avanti noi, che invece abbiamo il quadro generale e non immaginiamo come la situazione potrà evolversi. È in questi momenti che la scrittura di Fargo, dopo aver preso la rincorsa giocando sulle coincidenze – davvero incredibili – lascia da parte il caso e dona ai suoi protagonisti la capacità di scegliere. E Lester a quel punto sceglie.
Inizia quindi un inseguimento a distanza tra i due, che prontamente ritornano alle origini della vicenda e a quei luoghi da cui partì tutto. Ancora una volta Molly ascolta Lester come testimone di un omicidio, ancora una volta questo mente nell'ansia di riuscire a cavarsela, ancora una volta Gus rivede Lorne in macchina. La tensione corre lungo l'episodio, soprattutto in quei momenti nei quali davvero siamo con Lester nella paura che un assassino si possa nascondere in casa. Ma è solo l'impressione di un momento. In realtà il personaggio di Martin Freeman è davvero diverso dall'uomo di un anno prima. La sequenza finale di fronte alla compagnia di assicurazioni è un brivido costante che cresce al pari della nostra consapevolezza: Lester è un individuo ancora più orribile e meschino di quanto pensassimo (e non è che prima fosse un santo).