Fargo 1x08 "The Heap": la recensione

Una svolta inattesa nell'ultimo episodio di Fargo, che si avvicina al finale di stagione

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Fargo entra nell'ultima fase della stagione di prepotenza e con una svolta inattesa. Proprio quando pensavamo che la storia stesse mettendo a posto tutti i pezzi per condurre allo scontro conclusivo, ecco che, con un colpo di coda, nel mezzo dell'ottavo episodio arriva il salto temporale che non ti aspetti. Ci ritroviamo un anno dopo, a fare i conti con le conseguenze dei giorni concitati raccontati fino ad ora, sempre riletti con il filtro del grottesco e dell'assurdo. La serie di FX ci racconta un finale e prepara un nuovo inizio.

Se Stavros aveva addirittura incorniciato il grattaneve che gli aveva permesso di trovare la sua fortuna sepolta, facendone il simbolo del grande e inatteso cambiamento nella sua vita, per Lester è tutto l'opposto. Cambiare significa tagliare tutti i ponti con il passato, non lasciare più nulla, a partire dalla difettosa lavatrice nello scantinato dalla quale, in qualche modo, partì tutto. Ecco quindi i titoli di testa, decisamente più rilassati rispetto alla scorsa settimana, che ci mostrano la costruzione di un nuovo apparecchio. Nuova lavatrice, nuovi vestiti, un nuovo taglio di capelli. Lester è una persona completamente rinnovata, ormai spogliata di qualunque senso morale (ma ne aveva mai avuto?), proiettata verso un futuro tutto da ricostruire. Lester ha preso l'ormai famosa scritta sul poster dei pesci "What if you're right and they're wrong?", e l'ha fatta propria, portandola alle estreme conseguenze. Dopo aver liquidato senza difficoltà la vedova di Hess e i suoi stupidi figli, eccolo un anno dopo, artefice della propria fortuna, uomo di successo con una nuova moglie, probabilmente propenso al tradimento ricorrente. Tutto va bene, tutto è perfetto, quando, all'improvviso, un fantasma riappare dal passato riportando a galla per un momento il timido e mediocre impiegato di un tempo.

Molly intanto torna a lavoro. Aveva ragione, e le viene riconosciuto, ma questo non basta. I suoi sospetti sulla vicenda vengono, deliberatamente o meno, ignorati. Che sia la verità o no, l'incubo è passato e bisogna andare avanti, ritrovare la serenità di un tempo, o almeno in sostanza è questo il messaggio delle parole di Bill Oswalt. Quindi abbandoniamo i sospetti e avanti con la torta per celebrare il ritorno in centrale. I sospetti e le indagini quindi abbandoneranno i canali ufficiali, ma non se ne andranno mai dalla testa della nostra protagonista, che ritroviamo un anno dopo sposata e incinta di Gus, che nel frattempo è davvero finito a fare il postino. La gravidanza di Molly in particolare è probabilmente un riferimento alla personaggio di Marge Gunderson del film originale (i due caratteri ora sono ancora più simili). Intanto una semplice telefonata e qualche notte insonne bastano a farci capire che per Molly la partita non si è chiusa.

E infine Malvo, l'ultima e più imprevedibile delle variabili, che dopo essere andato a trovare all'ospedale Mr. Wrench e avergli risparmiato la vita (ci aspettiamo di rivedere anche questo personaggio negli ultimi due episodi), scompare nel nulla. Lo ritroviamo, e Lester con noi, un anno dopo. Capelli diversi, un atteggiamento apparentemente meno riservato, ma il personaggio è sempre lo stesso. Ammesso che il loro incontro sia casuale (ma dato che lo è stato il primo, perché non potrebbe esserlo anche questo?), pensiamo alle coincidenze, agli assurdi casi della vita, e vediamo che, anche nel far scattare la sua fase conclusiva, Fargo si mantiente fedele alle sue premesse. The Heap è un buon episodio, ovviamente di transizione, sorprendente e soddisfacente.

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