Fargo 1x05 "The Six Ungraspables": la recensione
Fargo arriva a metà stagione con un episodio interlocutorio
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Il titolo dell'episodio, The Six Ungraspables, fa riferimento ad uno dei più noti koan, in poche parole delle parabole o frasi che dovrebbero provocare un'epifania nell'uditore, del maestro zen Yunmen Wenyan. Il corrispettivo più immediato e palese nell'episodio è il racconto, accompagnato da immagini, che un vicino di casa fa a Gus Grimly una notte nella quale, un po' per caso, un po' per destino (con i Coen non si sa mai qual è la differenza) i due si incontrano. Si tratta della vicenda di un uomo che, colpito dalla sofferenza che dilaga nel mondo, decide di donare tutto se stesso, dai suoi soldi alla sua vita, per una causa tanto nobile quanto impossibile. È in momenti come questi che Fargo oscilla pericolosamente tra la grande e affascinante narrazione e l'esercizio di stile fine a se stesso. Eppure, pur sbandando pericolosamente, la macchina dei Coen non è ancora uscita fuori strada.
Lorne Malvo non offre il solito spettacolo di sguardi e frasi memorabili, ma si concentra nel tenere tutto il gioco sotto controllo. In un clima di sospetti e mancate conferme, è lui l'unico personaggio a poter considerare il quadro completo della situazione. L'unica cosa che ignora è che Mr. Wrench e Mr. Numbers sono finalmente sulle sue tracce. Si profila uno scontro all'orizzonte? Intanto la misera copertura del mediocre Lester crolla del tutto, finalmente Molly riesce a farsi ascoltare da Bill e, in un clima di festa per la nascita della figlia del defunto Vern, arriva a Lester, pronta a ricevere la conferma sui collegamenti che già ha realizzato da sola.