Fargo 1x02 "The Rooster Prince": la recensione
Secondo, ottimo episodio per Fargo, che introduce nuovi personaggi e vicende
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The Rooster Prince, questo il titolo della puntata, riprende dove si era interrotta la scia di sangue dello scorso episodio. Ciò che è avvenuto non passerà inosservato e nemmeno verrà dimenticato troppo presto, ma anzi avrà un impatto non indifferente sulle vite dei protagonisti, in alcuni casi in modi abbastanza prevedibili, in altri un po' meno. Dal funerale di Pearl vediamo come Lester non si sia completamente ripreso dall'omicidio. Qualche frase di rito, la possibilità di trasferirsi a casa del fratello, ma anche la sofferenza silenziosa, o al più fraintesa, di Lester, che non è certo un omicida silenzioso e fuori di testa come Lorne. L'elaborazione del lutto si scontra intanto con la caparbietà di Molly, che non crede alla versione fornita dall'uomo e che continua a scavare forte della convinzione che debba esistere un legame tra l'omicidio di Sam Hess e la strage a casa dei Nygaard.
Le soddisfazioni migliori dell'episodio arrivano però da Duluth e dal presonaggio di Lorne Malvo, che nel frattempo è andato oltre gli eventi della scorsa settimana e ha ottenuto un nuovo incarico, quello di far fuori la moglie di Stavros Milos (Oliver Platt). Titolare di una catena di supermercati, l'uomo è ricattato, probabilmente dalla donna, e si rivolge a Lorne per eliminarla. Tra uno scontro con il figlio idiota del suo cliente, e un contatto con un uomo poco raccomandabile, inviato dalla moglie per intimidirlo, Lorne prende le misure prima di agire. Billy Bob Thornton – bastano due episodi per capirlo – è il valore aggiunto alla serie: come ruolo e come interpretazione (Martin Freeman è bravo, ma è troppo simile ad altri suoi personaggi). Non è un caso che i momenti migliori dell'episodio siano tutti suoi, come quando va a "ritirare" un certo pacco, o come quando reagisce con un silenzio molto eloquente e andando in bagno alle minacce che gli vengono rivolte.
Anche questa settimana la solidità dei caratteri e di una storia che, nonostante la solita scritta iniziale, è inverosimile, passa attraverso il perfetto controllo su ambiente e scrittura. La scena di Lorne che va in bagno è emblematica. A raccontarla fa ridere (e in effetti c'è anche quella reazione), ma non è tutto qui. C'è un perfetto legame tra grottesco, violenza sospesa, tecnica cinematografica o televisiva, e la sistematica decostruzione dei ruoli tipici (l'assassino, la vittima, il poliziotto) che è in fondo alla base dell'ironia e dello humour nerissimo che permeano la serie, e che in questo momento è anche il legame maggiore tra Fargo film e Fargo serie televisiva. Questa settimana un piccolo, forse inevitabile, passo indietro rispetto all'esordio, ma la serie continua a meritare di essere vista.