Falling For Christmas, la recensione

È iniziata. Arriva il primo film di Natale di quest'anno ed è carichissimo, ha Lindsay Lohan, la montagna e l'amore che aspetta di sbocciare

Critico e giornalista cinematografico


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La recensione di Falling For Christmas, il primo dei film di Natale 2022 di Netflix, disponibile dal 10 novembre

Non c’è nessun periodo buono come quello di Natale per perdere la memoria e innamorarsi della vita da piccolo borghese dopo un’intera esistenza da ricchi sfondati. Forse il vero messaggio del Natale. È quello che capita a Lindsay Lohan, che interpreta la figlia ereditiera di un magnate degli alberghi che mette grande enfasi sulla sua presenza online, l’abbigliamento e lo statuto di ragazza ricca che non ha mai lavorato. È facile leggerci un calco su Paris Hilton e la cosa già fa ridere, perché come sempre i filmacci di Natale peggiori con star di 10/15 anni fa sono anche tarati su modelli, storie e attualità di 10/15 anni fa. Come se i copioni fossero stati estratti da una pila di sceneggiature accumulate negli anni.

Lei dopo una gita sulle cime con il suo fidanzato (influencer anch’egli interessato più che altro ai suoi follower e alla sua immagine) cade dalle vette e batte la testa. La ritrova un bravo ragazzo umile e dal gran cuore che possiede un bed and breakfast. Siccome non ricorda niente è da lui ospitata e comincerà a fare la vita di chi gestisce un modesto hotel. Imparerà a rifare i letti e fare la colazione (ma non più di così), trovando lentamente l’amore nel tiepido cuore da vedovo con figlia di questo bravo ragazzo di montagna. Almeno fino a che la famiglia ricca non la ritroverà riportandola al suo posto.

Diretto da una produttrice di filmetti di Natale e scritto da uno sceneggiatore di filmetti di Natale, Falling For Christmas se non altro centra bene atmosfere e luoghi comuni del cinema natalizio. Cioè natalizio lo vuole essere davvero (a inizio novembre!) e non sbaglia tutto il comparto di buoni sentimenti, vischio, slitte e magie di Natale con amore annesso. È semmai Lindsay Lohan a deludere, la prestazione è quella, la sua, il suo ottimo livello a fronte di un impegno che come sempre è impostato al minimo sindacale.

Una come lei, se in forma, poteva animare il film di uno spirito molto diverso, divertito sul serio (e non solo nei titoli di coda con i ciak sbagliati), invece di lasciarlo essere la solita parabola molto conservatrice e tradizionale (il proprietario di B&B vuole espandersi e fare il salto economico, è intraprendente e l’avventura lo metterà in luce realizzando il suo sogno di bravo capitalista).

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