Fall Guys: Ultimate Knockout, Devolver Digital sgancia la bomba dell'estate | Recensione
Sessanta giocatori si sfidano in una serie di gare fino a eleggere un vincitore: stiamo parlando di Fall Guys, il fenomeno di quest'estate
Fall Guys: Ultimate Knockout, Devolver Digital sgancia la bomba dell'estate | Recensione
L'estate non è mai un periodo foriero di novità per quanto riguarda il mercato videoludico e in quella parentesi che va da Ghost of Tsushima, oramai abbondantemente appartenente al mese scorso, fino all'arrivo di Captain Tsubasa, atteso per la coda delle vacanze estive, Devolver Digital ha deciso di sganciare una bomba che si va a collocare in quella che non è più una nicchia, quella dei party game. Fall Guys: Ultimate Knockout arriva gratuitamente per gli abbonati al PlayStation Plus e al prezzo di 19,99€ per tutti gli altri come una ventata di freschezza e di novità in un panorama che stava rischiando di non riuscire a evadere da Fortnite e da PUBG, oramai re indiscussi dell'MMO competitivo.
"60 giocatori si sfidano in una serie di gare fino a eleggere il vincitore finale"Fall Guys: Ultimate Knockout si descrive in maniera molto facile e con poche parole: 60 giocatori si sfidano in una serie di gare, divise in diversi segmenti, fino a eleggere il vincitore finale. Un meccanismo che emula molto sia Fortnite che Player Unknown Battlegrounds, ma con la differenza che di round in round si arriva a scremare sempre di più i 60 giocatori presenti alla partenza, fino a restare in meno di dieci, e che nessuno dovrà sparare a nessun altro. Le sfide consistono in percorsi o azioni da compiere in un determinato ambiente costruito ad hoc, con una difficoltà crescente e che permette alla competizione di scremare più facilmente l'esorbitante numero di partecipanti presenti al via, tra spintoni e salti pronti a frantumarvi il naso.
Dalla vostra, oltre alla possibilità di camminare, avrete due tipologie di salto: uno normale, che vi porterà a un leggero spostamento in avanti, e un altro che è più una panciata a terra, utile per evitare di essere spostato durante il salto normale e anche per provare a vincere la forza di gravità che in alcuni casi proverà a trascinarvi verso il basso. Accanto a queste fasi di rincorsa verso il traguardo, che possono essere inficiate anche dalla presenza di alcune piattaforme semoventi, ci saranno anche altri minigiochi che si basano su delle vere e proprie sfide tra i vari giocatori.
Si passa dal "cattura la coda", che prevede di arrivare alla fine del countdown con una coda ben salda sul proprio fondoschiena, rubandola così agli altri giocatori, fino alla sua variante, che vi metterà dinanzi a una difficoltà più elevata: una sola coda e tanti giocatori che dovranno riuscire a trionfare facendola propria. Un'altra proposta, sicuramente più divertente e che esalta di molto la natura MMO di Fall Guys, è una sorta di Rocket League pedestre, con due enormi palle da calcio rovesciate su un campo con due porte e zero regole: giocando con la fisica e con i movimenti dei nostri personaggi dovremo andare a fare gol, così da riuscire a vincere la partita entro il tempo stabilito.
Niente di più semplice in linea teorica, molto complesso in linea pratica: perché i palloni presenti sul campo saranno di dimensioni molto più grandi del nostro avatar. La natura di party game MMO, come detto, si esalta, soprattutto in questa modalità perché ci ritroveremo a essere divisi in due squadre e a dover collaborare con altri giocatori che fino alla gara precedente erano degli avversari ai quali tagliare la strada o magari far cadere al piano di sotto. A tal proposito, i minigiochi rimanenti propongono di trovare il sentiero giusto su dei tasselli traballanti o anche cercare di rimanere il più possibile su un determinato punto senza cadere nel baratro e perdere rovinosamente.
Insomma, tutti sistemi abbastanza semplici e immediati, ma che vengono resi interessanti e appassionanti dalla struttura di gioco, che si presta a numerose partite pronte a susseguirsi tra di loro. Con una natura da party game, per la presenza dei minigiochi offerti, quella di MMO, per il suo esistere prettamente online, e infine anche da battle royale, con un solo giocatore destinato a sopravvivere alla fine di tutto, mentre attorno a sé tutti gli altri cadranno in maniera rovinosa.
Con un HUB che vi permetterà, quindi, di personalizzare il vostro avatar, con dei cosmetici che si andranno a sbloccare di volta in volta, raccogliendo punti esperienza a seconda del vostro posizionamento di sfida in sfida, potrete anche affrontare le diverse partite in compagnia di altri giocatori, fino a un massimo di tre, così da condividere l'HUB di gioco e anche le sfide. Così facendo, nel caso in cui uno dei giocatori con i quali si affronta la sfida dovesse cadere, avrà la possibilità di continuare ad assistere alla gara del compagno rimasto in vita, con la telecamera che darà la prelazione a quest'ultimo.
Il susseguirsi delle sfide è però casuale, il che non aiuta il crescendo della difficoltà: in alcuni casi ci è capitato di ritrovarci dinanzi a delle sfide di media difficoltà come fasi finali e altre molto complesse inserite subito dopo la fase preliminare. Tutta questa confusione dal punto di vista procedurale non giova all'esperienza finale, ma va a intensificare quel senso di pandemonio e di caos a colori che potenzia il divertimento: d'altronde Fall Guys non vuole essere competitivo, ma una frenesia di agitazione e di divertimento.
A lungo andare certamente ripetitivo, il che richiederà necessariamente un intervento con delle aggiunte e con un supporto post-lancio, per trasformato in un game as a service, ma per adesso l'esperienza è assolutamente gradevole, concedendovi anche una modalità di allenamento da gestire tutta offline, per arrivare pronti alla competizione online.
"Il level design è colorato, adrenalinico e rende più dolce anche la sconfitta"Alla base di Fall Guys c'è tanta voglia di replicare quel successo televisivo che era stato Takeshi's Castle, la dissacrante trasmissione che prevedeva dei percorsi al cardiopalma, con l'unico obiettivo di sopravvivere e arrivare al traguardo prima degli altri. Il level design è colorato, adrenalinico e rende più dolce anche la sconfitta, grazie a un respawn immediato che può dar vita anche a un game over ripetitivo. Va da sé che, come già detto poc'anzi, alcune sfide funzionano più di altre, con quelle di sopravvivenza che incespicano non poco rispetto a tutto il resto. Ci vuole una buona dose di fortuna e anche di strategia spicciola, che si basa sempre sul cercare di avere la meglio sull'avversario, cercando di sbilanciarlo, di intralciarlo o di tagliargli la strada all'ultimo secondo per riuscire a tagliare il traguardo prima del malcapitato di turno.
Il tutto arricchito da un comparto tecnico e grafico che riesce a fornire un'ottima fluidità: d'altronde la pesantezza dell'engine non è compromessa e la richiesta di potenza è davvero molto abbordabile, grazie a delle texture molto colorate, in stile pastello, e con poche richieste di dettagli da esaltare. I livelli non hanno bisogno di essere distrutti né di impatti particolari, se non per le porte da abbattere nel Door Dash, che è anche la sfida che più di tutte mette in difficoltà l'aspetto fisico del gioco, con tutti i vari personaggi che si accalcheranno, soprattutto sulle prime porte, contro quelle che non si riescono ad aprire. La direzione artistica è semplice, costante, precisa, viaggia in un'unica direzione e ci è piaciuta, perché il make it simple in questo caso funziona e non gli si chiede nulla di più.
Subito dopo il divertimento, però, restano tanti dubbi su quello che può essere il futuro di Fall Guys a partire dal supporto che potrà ricevere: i minigiochi non potranno rimanere solo questi, perché dopo la quinta partita ci si ritroverà in un loop infinito che non trasmette nessuna novità. Le possibilità di personalizzare il proprio avatar si limitano a un aspetto estetico che terminato il fascino della cosmesi non lasciano nessun altro tipo di approfondimento per il personaggio e il proprio modo di giocare.
Il titolo sviluppato da Mediatonic e distribuito da Devolver Digital, sempre molto attenta alle lavorazioni sui generis e in grado di andare a offrire una finestra diversa sul mercato videoludico, ha bisogno di trovare una direzione ben specifica e una programmazione forte per poter essere il caso videoludico del 2020, altrimenti rischierà di essere un ottimo passatempo estivo, supportato anche dall'essere disponibile gratuitamente per i possessori dell'abbonamento al PlayStation Plus e niente di più. Ovviamente gli auguriamo la prima, perché nelle nostre ore con Fall Guys ci siamo indubbiamente divertiti.