Fabbricante di lacrime: la video recensione

Francesco Alò ci parla di Fabbricante di lacrime, il film di Alessandro Genovesi con Caterina Ferioli, Simone Baldasseroni

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Francesco Alò ci parla di Fabbricante di lacrime, il film di Alessandro Genovesi con Caterina Ferioli, Simone Baldasseroni, disponibile su Netflix dal 4 aprile.

Fabbricante di Lacrime: la trama

Tra le mura del Grave, l’orfanotrofio in cui Nica è cresciuta, si racconta da sempre una leggenda: quella del fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini. Ma a diciassette anni per Nica è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le favole. Il suo sogno più grande, sta per avverarsi. I coniugi Milligan hanno avviato le pratiche per l’adozione e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato. Nella nuova casa, però, Nica non è da sola. Insieme a lei viene portato via dal Grave anche Rigel, un orfano inquieto e misterioso, l’ultima persona al mondo che Nica desidererebbe come fratello adottivo. Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un’indole oscura. Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune di dolore e privazioni, la convivenza tra loro sembra impossibile, ma gentilezza e rabbia sono due diversi modi di combattere il dolore per rimanere vivi e per celare le emozioni che devastano i loro cuori, diventando uno per l’altro proprio quel fabbricante di lacrime della leggenda. Al fabbricante non puoi mentire: e loro dovranno trovare il coraggio di accettare quella forza disperata che li attrae uno verso l’altra che si chiama amore.

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