F1 2019, Codemasters perfeziona di qualche decimo il suo giro migliore – Recensione
F1 2019 non delude le aspettative, riconfermandosi una simulazione profonda e coinvolgente. La fisica che gestisce i danni non è ancora perfetta, ma siamo di fronte ad un racing game che saprà deliziare tutti gli appassionati di questo sport
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Come anticipato, si tratta di una sensazione lecita e soprattutto valida, sancita definitivamente dai primi giri di pista, momento comprovante della similarità di feedback e feeling già assaporati e ampiamente noti a chi ha trascorso diverse ore in compagnia dell’edizione precedente.
[caption id="attachment_197292" align="aligncenter" width="1000"] Come ormai da tradizione per i giochi di guida, facoltativamente potrete attivare il flashback, funzione che vi permetterà in qualsiasi momento di riavvolgere le lancette del tempo ed ovviare a quell’errore che ha compromesso l’intera gara[/caption]
Nulla è cambiato, in questo senso, nella proposta di quest’anno, tanto più che gli ormai onnipresenti aiuti alla guida, rendono più o meno complicata la gestione delle centinaia di cavalli che le monoposto possono scatenare a terra.
"La componente ruolistica che accompagna e caratterizza la modalità principale del gioco è il vero quid della produzione Codemasters già da un paio di anni a questa parte"Manca la profondità di Assetto Corsa, quel realismo estremo ancora sconosciuto alla saga, soprattutto per quanto concerne la fisica che gestisce i danni, ma si percepisce chiaramente che siamo di fronte ad una precisa scelta di design, cavalcata con la duplice intenzione di conservare l’impronta mainstream della serie e di riproporre tutta la spettacolarità di una disciplina che, a dire il vero, nella controparte reale sembra aver perso l’abilità di intrattenere e meravigliare come un tempo.
Poco male, tuttavia, perché pad (o meglio, volante) alla mano c’è ancora di che divertirsi grazie alle tante modalità (ri)proposte in questa nuova edizione. Torna ovviamente la Carriera, ulteriormente rifinita e corretta. Questa volta dovrete cominciare a farvi un nome dal campionato di F2, ottenendo piazzamenti convincenti nella manciata di eventi proposti, un vero e proprio antipasto alla classe regina, dove dovrete confrontarvi con monoposto ancor più potenti e difficili da controllare.
Scelto il team con cui correre in Formula 1, il copione segue un iter già noto, tra prove libere, qualifiche, interviste e gare. Come in passato, completando eventi collaterali o effettuando alcuni test che anticipano il Gran Premio stesso, non solo incrementerete il vostro status di pilota vincente, ma otterrete punti esperienza, spendibili nello skill tree che renderà il vostro bolide più efficiente, veloce, affidabile.
La componente ruolistica che accompagna e caratterizza la modalità principale del gioco, ulteriormente perfezionata da incontri con la stampa più coerenti e credibili rispetto al passato, è il vero quid della produzione Codemasters già da un paio di anni a questa parte. Come lasciato intuire, Formula 2 a parte, anche in questo caso non ci sono stati grossi cambiamenti rispetto al passato. Eppure tutto funziona ancora alla grande, divertendo ed intrattenendo piuttosto a lungo.
Tra una stagione singola e l’immancabile time attack, vale la pena spendere due parole sul multiplayer, enormemente inspessito dalla possibilità di creare un torneo online, personalizzato in tutto e per tutto, con tanto di calendario a cadenzare il susseguirsi di qualifiche e gare.
Oltre ai vari team ufficiali, per questa modalità è stata creata una sorta di scuderia neutra, personalizzabile esteticamente, così da dare ad ognuno la possibilità di distinguersi lungo il tracciato, ma dalle prestazioni standard e identiche, almeno inizialmente, per tutti i partecipanti.
[caption id="attachment_197293" align="aligncenter" width="1000"] Tornano anche quest’anno gli eventi storici, che introducono sfide ritagliate su gare del passato[/caption]
F1 2019 non delude le aspettative, riconfermandosi una simulazione profonda e coinvolgente. La fisica che gestisce i danni non è ancora perfetta, né il sistema di guida si spinge (volontariamente) sino agli eccessi della simulazione più intransigente, ma siamo di fronte ad un racing game che non solo saprà deliziare tutti gli appassionati di questo sport, grazie alla cura maniacale per i dettagli e all’ottima riproduzione di piloti e scuderie. Con il sistema di guida ricco di aiuti alla guida, strategie preimpostate per le soste ai box e messe a punto suggerite dallo stesso software, saprà divertire ed appassionare anche i neofiti, deliziati dalla possibilità di vincere qualsiasi Gran Premio senza troppi patemi.
Allo stesso tempo, il videogiocatore più navigato, disattivando ogni assistenza e giocando con le infinite opzioni messe a disposizione nei vari menù di settaggio della monoposto, potrà sentirsi in tutto e per tutto un vero pilota di Formula 1.
Equilibrato e consigliato ad un pubblico ampissimo. L’ennesimo centro di Codemasters.