F1 2017, quando la simulazione è più divertente della realtà - Recensione

Codemasters si riconferma regina dei racing game: la recensione di F1 2017

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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I tempi di F-1 World Grand Prix, uno dei migliori titoli per Nintendo 64 e non solo, sono finiti da un bel pezzo. Si sono ritirati i piloti di allora, del resto si parla di un gioco nel lontano 1998, alcune case automobilistiche hanno cambiato faccia o hanno abbandonato il campionato, le software house che si occuparono della realizzazione del gioco hanno chiuso i battenti, le simulazioni corsistiche, soprattutto, hanno tutt’altri parametri e standard qualitativi da rispettare.

Eppure, all’epoca, questo piccolo capolavoro, poi convertito su Dreamcast, PlayStation e PC, seppe proiettare gli amanti della Formula 1 in un paradiso digitale fatto di sorpassi rocamboleschi, grafica da urlo e, soprattutto, sostenuto da un’ambizione realistica che trovava il suo apice in una gestione dei danni subiti dalle monoposto assolutamente coerente e, per molti versi, realistica.

[caption id="attachment_177088" align="aligncenter" width="600"]F1 2017 screenshot Naturalmente la telecamera interna all’abitacolo è il modo migliore per godersi ogni giro di pista.[/caption]

Da allora, nessun gioco dedicato al campionato automobilistico più apprezzato al mondo ha creato lo stesso clamore, la stessa attesa, la stessa rivoluzione in termini di percezione e presa sul pubblico.

Codemasters, si sa, è completamente a suo agio quando si tratta di tradurre in formato videoludico le emozioni e il feeling di guidare a perdifiato un mezzo su un tracciato impegnativo e velenoso al punto giusto. Eppure, ad oggi, ha sempre faticato a riproporre la stessa magia e formula anche nel campo delle Formula 1.

Già con l’iterazione dello scorso anno si era intravisto qualcosa di buono, dopo la disastrosa annata del 2015, ma è con l’edizione da poco sbarcata sul mercato che possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Sì, perché F1 2017 non avrà il fascino di F-1 World Grand Prix, ha la “sfortuna”, tra le altre cose, di doversi confrontare con simulazioni contemporanee del calibro di Assetto Corsa o Project CARS, ma ha qualità e quantità da vendere.

Iniziamo proprio da quest’ultima, che si palesa in un notevole numero di modalità che affollano e riempiono il menù principale. Dal classico campionato, passando per il multiplayer, ottimo sia per netcode che per velocità del matchmaking, spiccano gli eventi e la rinnovata carriera.

I primi sono in tutto e per tutto delle prove d’abilità. Divisi in categorie, si tratterà, di volta in volta, di compiere un certo numero di sorpassi, di battere un tempo prestabilito, di completare una gara rispettando determinate condizioni o centellinando il carburante rimasto nel serbatoio. In questa modalità avrete la possibilità di mettervi al volante di un buon numero di monoposto del passato. Dalla famosa McLaren-Honda MP4/4, quella di Ayrton Senna per intenderci, sino alla Ferrari F2002 guidata da Michael Schumacher. La lista presenta vetture di prim’ordine, ma purtroppo non si spinge più di tanto a ritroso nel tempo, compito che forse toccherà a qualche futuro DLC a pagamento.

"F1 2017 non avrà il fascino di F-1 World Grand Prix, ma ha qualità e quantità da vendere"

La Carriera, dal canto suo, propone un’esperienza completa, soddisfacente, sfaccettata. Per quanto, a grandi linee, l’iter resti sempre lo stesso, legato com’è alle varie tappe del mondiale, tra un week-end e l’altro ci si può svagare in diversi modi. Oltre a firmare contratti con sponsor e gestire, sommariamente, la propria immagine con la stampa, l’attività più interessante è legata allo sviluppo della monoposto, tramite uno skill tree che sa tanto di RPG. Tra potenziamenti alla power-unit e modifiche all’aerodinamica, spendendo i punti accumulati con le vittorie o superando veri e propri minigiochi durante le prove libere di ogni Gran Premio, si possono ottenere sensibili migliorie in ogni settore. Soprattutto nei casi di costruttori meno competitivi, come la sfortunata McLaren-Honda, regala immense soddisfazioni vedere come, nel corso del campionato, si passi dal lottare per la zona punti, al competere per un posto sul podio.

[caption id="attachment_177090" align="aligncenter" width="600"]F1 2017 screenshot La telecronaca pre-gara è affidata a Carlo Vanzini, voce di Sky. Purtroppo le frasi campionate non sono moltissime e tendono a ripetersi fin troppo presto.[/caption]

Tutto, in ogni caso, dipende in buona parte dall’abilità del pilota. In pista, F1 2017 mostra tutte le sue indiscutibili qualità, grazie ad un motore grafico soddisfacente, nonostante qualche minuscola sbavatura; ad una gestione della fisica coerente, che dà il meglio soprattutto sotto la pioggia o quando la pista si riempie di detriti di gomme usurate; ad un sistema di guida malleabile, per quanto eviti volontariamente di essere eccessivamente simulativo.

Cambiando il settaggio dell’auto, magari preferendo puntare sulla velocità massima a discapito della portanza aerodinamica, scegliendo un diverso treno di gomme, ma anche solo decidendo di tentare il tutto e per tutto in giro lanciato con un carico minimo di carburante, le differenze al volante si percepiscono tutte.

Bisogna impratichirsi un minimo, visto che la risposta delle monoposto alla minima inclinazione del pad o del volante è repentina e immediata, ma bastano un paio di fuori pista per prenderci la mano e scoprire le immense gioie che questo titolo sa regalare. Giocando con i settaggi e con i vari aiuti attivabili e disattivabili, praticamente chiunque sarà in grado di amalgamare l’esperienza idonea e ideale al proprio livello di esperienza o alle proprie pretese.

La simulazione, fortunatamente, tradisce la sua completa aderenza al reale laddove la Formula 1 di oggi sta faticando maggiormente: nello spettacolo. Grazie ad un’I.A. scaltra al punto giusto, non è difficile imbastire lotte fatte di sorpassi e controsorpassi ritardando oltre il lecito il momento di premere il pedale del freno. Certe velleità legate all’aerodinamica, inoltre, che rendono la vita tanto difficile a chi insegue, non sono state considerate da Codemasters, che invece premia chi tenta il sorpasso grazie al fenomeno della scia, un bonus che la tecnologia moderna ha fondamentalmente eliminato.

[caption id="attachment_177089" align="aligncenter" width="600"]F1 2017 screenshot Il comparto sonoro è ottimo. Al di là di qualche tema orecchiabile, che intrattiene durante la navigazione dei menù, il rombo dei motori turbo è ben campionato.[/caption]

F1 2017 è una grandissimo racing game con ambizioni simulative dedicate al campionato automobilistico più amato al mondo. Dalla grafica, al sistema di guida, passando per multiplayer online e modalità presenti, tutto funziona alla grande. Avremmo desiderato qualche auto classica in più, ci sarebbe piaciuto un comparto grafico ancora più maestoso, inoltre, innegabilmente, esistono simulazioni più intransigenti ed accurate. Eppure, siamo di fronte ad un gradissimo titolo, finalmente degno della licenza che sfrutta.

Imprescindibile per gli amanti della disciplina, caldamente consigliato ai fan dei giochi di corse.

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