Exiles 1: La prova del tempo, la recensione
Abbiamo recensito per voi il primo numero di Exiles, serie di Saladin Ahmed, Javier Rodriguez e Rod Reis
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Ancora una volta, il multiverso è in pericolo, minacciato da un Divora-Tempo che sta spegnendo ogni passato e futuro possibile. Tocca agli Exiles provare ad arrestare il pericolo che incombe su tutte le realtà esistenti.
Ad accompagnare la mutante teleporta in questa - è proprio il caso di dirlo - lotta contro il tempo, dei compagni di viaggio pescati dai punti più disparati del Multiverso Marvel: Iron Lad (ex Young Avengers), la potente Valchiria (versione cartacea del personaggio visto nel film Thor: Ragnarok), una Ms. Marvel invecchiata e scontrosa (meglio chiamarla con il suo nome, Kamala Khan, per evitare problemi) e il dolcissimo Wolvie degli X-Babies. A imbeccarli, nientemeno che l’Invisibile, l'originale Nick Fury nel ruolo che ricopre dal finale di Original Sin.
A dire il vero, nei suoi primi capitoli la vicenda è un po' farraginosa, appesantita dalla necessità di presentare al pubblico tutti i protagonisti; non è l'unico difetto, dato che lo spunto iniziale dell'arco narrativo viene proposto più volte, rendendo alcuni segmenti ridondanti. Una volta gettate le basi e assoldati i membri del team, però, lo scrittore di Freccia Nera riesce a imprimere una forte accelerazione alla storia, conducendo gli Exiles in situazioni al limite dell'assurdo.
Indubbiamente, quest'ultimo aspetto è il vero punto forza del brossurato: torniamo a respirare atmosfere vicine a quelle dei What If...? con cui, grazie a sviluppi bizzarri, potevamo leggere storie popolate da realtà inedite e personaggi straordinari; ma le avventure raccontate da questa serie colpiscono nel segno grazie anche alle suggestioni figlie della tradizione degli X-Men.
Tra easter egg, dialoghi divertenti e colpi di scena, trovano posto momenti in cui i toni si fanno più seri e il ritmo cala per scavare nell'animo dei personaggi; il tutto è gestito brillantemente dallo scrittore di Magnificent Ms. Marvel, che, libero da ogni vincolo di continuity, si diverte - e ci fa divertire - lasciando galoppare la fantasia tra molteplici varianti di mondi ed eroi, finendo persino per mescolare alcuni di loro.
Vista la gran quantità di ambientazioni e interpreti, il compito di Rodriguez e Reis era tutt'altro che semplice, eppure i due hanno superato brillantemente la prova: il primo sfruttando una costruzione della tavola originale e un grande dinamismo; il secondo impressionando con uno stile realistico espressivo e ammaliante. Il risultato è una perfetta fusione tra artisti molto diversi tra loro ma di grande valore.
Il volume proposto da Panini Comics raccoglie i primi sei numeri originali della serie che negli Stati Uniti ha chiuso i battenti dopo la pubblicazione della dodicesima uscita; sfogliando queste pagine il rammarico è grande. Attendiamo la pubblicazione del secondo e ultimo brossurato, nella speranza che un domani gli Exiles possano fare ritorno vantando firme di questo calibro.
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