Ex
Fantasmi del passato od ossessioni del presente, gli ex sono l’unica certezza della vita. Brizzi racconta l’altra faccia dell’amore. Con il garbo e l’acume che vorrebbe avere Veronesi. Ecco il manuale d’amore… finito
Recensione a cura di Boris Sollazzo
TitoloExRegiaFausto BrizziVoci originali
Silvio Orlando, Claudio Bisio, Nancy Brilli, Alessandro Gassman, Cristiana Capotondi, Cécile Cassel
Uscita6 febbraio 2009
Trenta milioni di euro circa al botteghino. I due Notte prima degli esami hanno costituito il caso commerciale e cinematografico più sorprendente degli ultimi anni. Un progetto scritto da chi ha sfornato, con gli amici e sodali Marco Martani e Massimiliano Bruno, tutti gli script degli ultimi cinepanettoni e in cui nessuno credeva. Tanto che il primo capitolo fu proposto a due dozzine di registi finché il buon Fausto Brizzi fu costretto, suo malgrado, a dirigerlo da solo.
Il giovane cineasta mette su quella che lui stesso definisce “la nazionale della commedia” (Orlando, Bisio e Gassman, di sicuro, i capitani) e li intreccia con legami amicali e parentali, raccontandone i naufragi amorosi, le discese ardite e le risalite. Il pacchetto è sempre lo stesso: ritmo incalzante ma mai soffocante, colonna sonora di ferro, belle facce e forte aderenza tra attori e ruoli (con belle sorprese come il Bisio malinconico o il Gassman diabolico), battute a orologeria- tra cui la geniale “Gesù, rimaniamo amici?”- e la reiterazione di uno schema vincente, che comunque non si fa mai (auto)conformismo.
Si usino pure frizzi (anzi Brizzi) e lazzi, ma con la sensibilità che macchina da presa e sceneggiatura meritano e pretendono. Qui c’è, si ride parecchio e in un paio di momenti, anche se pochi lo ammetteranno, si arriva persino a commuoversi. Cinema empatico, e un po’ nostalgico quello di questo regista: si rimpiangano gli anni passati o i vecchi fidanzati.