Euphoria "Trouble Don't Last Always": la recensione
L'episodio speciale "Trouble Don't Last Always" di Euphoria è una lunga e intima conversazione in cui spicca Zendaya
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Un bacio e una confessione. Questo è l'episodio speciale di Euphoria dedicato a Rue che serve a colmare la lunga attesa che separa gli spettatori dall'arrivo della seconda stagione della serie tv. Lo speciale, della durata di un'ora, ha una forte impostazione teatrale. Praticamente è un bottle episode – cioè una puntata che si svolge in un'unica ambientazione – costretta dalle maglie produttive imposte dalle norme di sicurezza per il COVID. Eppure, questo episodio così diverso da tutto il resto riesce a far proprie, anche grazie alla sua speciale impostazione, le tematiche del serie. Non mostrandole, ma parlandone. Una lunghissima conversazione a cuore aperto in cui spiccano due ottimi interpreti.
Ancora una volta è il dolore personale di fronte allo sguardo del mondo, che come uno specchio deformante rende esemplare ogni vicenda. Forse troppo in certi voli pindarici, soprattutto di Ali, che impongono nella conversazione stralci di critica sociale troppo caricati. Eppure anche in questi momenti la puntata riesce a non perdere la bussola e a tornare sui binari corretti, favorita dal grande lavoro dei due interpreti. Soprattutto possiamo dire che Zendaya qui giustifica ulteriormente l'Emmy vinto per la serie tv HBO. Sam Levinson, creatore della serie, dirige l'episodio cogliendo bene l'intimità del momento, ma è soprattutto il dolore sordo di Rue, sopraffatta da un senso di sconfitta, a trascinare l'episodio.
L'episodio è disponibile On Demand su Sky e in streaming su Now TV