Estate, la recensione
Abbiamo recensito per voi Estate, graphic novel di Alessandro Tota pubblicata da Oblomov
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Sulle splendide spiagge della Puglia troviamo, tra le tante, la comitiva di Ferdinando, Manuel, Dorian, Donatella e Samantha alle prese con estenuanti partite di beach volley, aperitivi e ciance. L’attenzione del gruppo è stata catturata da Claudio, il nuovo ragazzo di Mirtilla. Purtroppo per i ragazzi, il nuovo arrivato ha tutt’altra estrazione sociale: le sue serate si dividono tra giochi pericolosi e droghe leggere in compagnia degli amici punk. Due mondi diametralmente opposti si incontrano dando vita a Estate, graphic novel di Alessandro Tota pubblicata sotto le insegne di Oblomov Edizioni.
La seconda parte di Estate ha tutta un'altra pelle e potrebbe benissimo essere stata scritta da Andrea Pazienza: magari manca il magnetismo di uno Zanardi o di un Colasanti, ma i protagonisti della graphic novel lasciano emergere la medesima cinica cattiveria. L’improvviso nichilismo e l’incredibile evolversi degli eventi stordisce il lettore, che tutt'a un tratto si ritrova di fronte a un libro differente, che alterna sequenze visionarie ad altre crude in una metamorfosi perfettamente strutturata e di grande impatto.
Lo stile asciutto di Tota accompagna le diverse fasi del racconto riuscendo a evidenziare gli aspetti più caricaturali dei personaggi e delle situazioni di cui sono protagonisti. L'autore è estremamente descrittivo nelle sue tavole, riuscendo a condensare con il suo tratto svariati particolari e lanciandosi nella realizzazione di intere sequenze mute di grande effetto. Inoltre, la scelta di utilizzare una colorazione bicromatica risulta ideale, considerata la grande espressività conferita ad ogni tavola.