En Garde!, la recensione
En Garde! non dura molto, ma riesce a lasciare un sorriso stampato sul volto del giocatore dal primo all'ultimo minuto di gioco
En Garde! è la prova di come le scuole specializzate nel formare nuovi autori di videogiochi talvolta funzionino, dando alla luce team con grande creatività e voglia di mettersi in gioco. I ragazzi di Fireplace Games, infatti, hanno frequentato la Supinfogame Rubika, accademia dal sapore internazionale che ha visto i natali proprio di En Garde!, presentato come un progetto scolastico a fine corso. Eppure i novelli sviluppatori volevano qualcosa in più. Volevano pubblicare il loro gioco, permettendo a tutti di conoscere la carismatica Adalia de Volador. Ed ecco che, cinque anni dopo, En Garde! riesce a raggiungere davvero gli scaffali digitali di Steam, dopo una demo che è riuscita nell’intento di conquistare un po’ tutti.
LA FORZA DI UN SORRISO
La trama di En Garde! è molto semplice: Adalia de Volador è un’avvenente spadaccina che si batte per i più deboli contro il malefico Count-Duke, tiranno della città spagnola che fa da sfondo alle nostre vicende. Nei quattro capitoli che compongono l’intero gioco faremo la graduale conoscenza di diversi personaggi di contorno, tra i quali spiccano sicuramente El Vigilante, un “misterioso” spadaccino, e Zaida, amica d’infanzia della nostra eroina e ora ladra di professione.
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Impossibile poi non elogiare l’umorismo che permea ogni singolo aspetto del titolo. Dai dialoghi con i vari avversari, ai documenti sparsi per la mappa di gioco, En Garde! lascia sempre il sorriso sul volto, facendo trascorrere le succitate quattro ore con grande spensieratezza.
UN COMBAT SYSTEM SEMPLICE, MA PRECISO
Il punto di forza del gameplay del titolo targato Fireplace Games è senza dubbio il suo combat system. En Garde! è un action in terza persona, dove ci troveremo ad affrontare orde di nemici armati della nostra fidata spada e (soprattutto) di ciò che ci circonda. Se alcune meccaniche ci hanno ricordato il free-flow-combat dei vari Batman di Rocksteady, la possibilità (e la necessità) di utilizzare diversi elementi dello scenario per avere la meglio sugli avversari ci ha davvero entusiasmato. Per superare determinati scontri ci siamo trovati a vagare per le arene, raccogliendo e utilizzando brocche, mandolini, granate e altri elementi in modo da sconfiggere gli avversari più coriacei. Il risultato? Un tripudio d’azione che ha tenuto le nostre mani incollate al pad per tutta la (breve) durata dell’avventura.
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En Garde! non presenta alcun sistema di potenziamento del personaggio e/o altre armi da sbloccare. Il gioco è lì, semplice come lo si vede una volta avviato. Tra uno scontro e l’altro i dev hanno inserito anche dei piccoli momenti di platforming, ma è evidente come si tratti di una scelta fatta non tanto per divertire, quanto per spingere il giocatore a staccare per qualche secondo tra un affondo e una stoccata. Con una struttura tanto semplice, la longevità non è quindi più un problema. Una volta terminata l’avventura di Adalia, infatti, ci siamo sentiti soddisfatti e felici, senza aver neanche per un secondo desiderato che il gioco durasse meno (anzi). Per i più coraggiosi, esistono ovviamente difficoltà differenti, sfide da affrontare, collezionabili da recuperare una modalità arena che ci spinge a combattere fino all’ultimo respiro.
CALORE E COLORI
Da un punto di vista tecnico, En Garde! è in grado di regalare un colpo d’occhio davvero riuscito. Merito sia dei modelli dei personaggi, perfetti nella loro semplicità, che di un sapiente uso dei colori. La città e i luoghi vistati da Adalia brillano del colore tipico degli ambienti spagnoli. Immaginate un mix tra “Il gatto con gli stivali” ed “El Dorado” e potrete più o meno immaginare il risultato finale. Esplorare i quattro capitoli, caratterizzati da gamme cromatiche e atmosfere differenti, è stato quindi un vero piacere. Ottimo anche il doppiaggio inglese e la colonna sonora, che ci hanno tenuto compagnia per l’intera avventura. Peccato per l’assenza dei sottotitoli in italiano, ma fidatevi: la trama è così semplice che basta una comprensione base della lingua di Albione per poter essere apprezzata.
En Garde! è un progetto scolastico che ce l’ha fatta. Un titolo breve, ma intenso, in grado di farci innamorare dello stile dei ragazzi di Fireplace Games. Non vediamo l’ora di scoprire cosa riserverà il futuro a questo nuovo team, nella speranza magari di poter tornare al fianco di Adalia de Volador per una nuova avventura. Se siete stanchi di giochi sconfinati e necessitate di opere più contenute per riprendere fiato, En Garde! potrebbe essere esattamente ciò di cui avete bisogno. Una boccata di aria fresca, spensierata come una giornata di vacanza presa nel bel mezzo di un intenso periodo lavorativo.