Empire 2x13, "The Tameness of a Wolf": la recensione

Ecco la nostra recensione del tredicesimo episodio della seconda stagione di Empire, tra compleanni e mancate riconciliazioni

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Spoiler Alert
Tra le molte facce di Empire, che si alternano di settimana in settimana secondo un ordine apparentemente affidato al caso, quella che ha dimostrato maggior presa emotiva è, senza alcun dubbio, quella legata alla disfunzionalissima famiglia Lyon. All'alternanza tematica corrisponde, ahinoi, un'altrettanto imprevedibile discontinuità qualitativa, che fa l'altalena tra episodi caotici, incoerenti e piccole perle di drammaticità televisiva, divenute purtroppo sempre più rare col procedere di questa seconda stagione.

Tuttavia, a fronte di puntate che hanno precipitato l'attenzione dello spettatore in un baratro quasi senza via di ritorno, un episodio come The Tameness of a Wolf confermano che, quando si tratta di problemi interni al nucleo familiare dei Lyon, l'interesse sembra destinato a restare al di sopra di una certa soglia minima. Certo, il fatto che Lucious si sia macchiato, con la complicità di quasi tutto il suo parentame, del l'istigazione all'omicidio-suicidio di Mimi e Camilla dovrebbe costituire, in una serie con aspirazioni più realistiche, un elemento tragico tale da pesare emotivamente su tutti i protagonisti. Ma Empire non va per il sottile, e ci basta sapere che si appropinqui il compleanno di Cookie per sperare che i dissapori tra Lucious e i suoi figli vengano accantonati, almeno per una sera. Impresa, nemmeno a dirlo, impossibile.

Non ce ne vogliano gli autori se diciamo che, francamente, la mancata riconciliazione non sorprende poi tanto, a seguito dei tentativi di omicidio, truffa e simili amenità che i Lyon non si sono risparmiati l'un l'altro finora. E viene spontaneo sorridere quando Cookie spiega a Jamal come, tra lei e Lucious, vi siano stati "alcuni fraintendimenti" in passato. Eppure, basta tornare indietro di un paio di episodi per ricordarci che Lucious aveva minacciato di far fuori Hakeem con le proprie mani a seguito della detronizzazione che aveva posto il più giovane dei Lyon sulla poltrona più ambita della casa discografica di famiglia. Cosa sia rimasto di quei violenti propositi, è ora un mistero. Per carità, il perfido patriarca è ora alle prese con gli spettri della propria non invidiabile infanzia, ricostruita ad arte per le riprese del video musicale di Boom boom boom boom; e sorge spontaneo un dubbio sul sangue freddo - gelido, a dirla tutta - dimostrato da Lucious nello spingere alla morte Camilla, benché il proprio tragico passato dovesse in teoria creargli qualche sensibile punto d'attrito con l'argomento "suicidio".

Sorprende, ancora una volta, come l'incoerenza possa trovare un'attenuante piuttosto efficace nella creazione di drammi emotivi interni alla famiglia Lyon, senza andare a sconfinare in ennesimi crimini più o meno gravi, in un metaforico respiro di sollievo - almeno rispetto al ritmo frenetico di alcuni malriusciti episodi del passato - che ha un retrogusto di verità. Basta concentrarsi sull'aspetto più meramente sentimentale della vicenda narrata, senza soffermarsi sui molti, troppi buchi nella trama. La scoperta della radice ereditaria della malattia mentale da parte di Andre, la proposta di matrimonio a Laura da parte di Hakeem e la rivelazione del legame di parentela tra Freda Gatz e Frank Gathers da parte di Cookie sembrano infatti costituire un cliffhanger abbastanza convincente da spingere lo spettatore a chiedersi cosa avverrà nella prossima puntata. Conscio, ovviamente, del fatto che Empire non risponderà mai in modo logico a questa domanda.

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