Empire 2x08, "My Bad Parts" - La recensione
Il miglior episodio della seconda stagione di Empire si regge su pochi ma ottimi elementi, che fanno ordine nel caos narrativo seminato finora
Certo, non ci si deve aspettare un incastro tra storyline a prova di bomba: la confusione continua a essere uno dei peccati più evidenti della serie Fox, e alcuni cambi di equilibrio sentimentale è troppo rapido per risultare davvero convincente. Basti pensare che la rivalità tra Jamal e Hakeem (Bryshere Y. Gray), al centro di buona parte della stagione, è ora divenuta improvvisamente acqua passata in virtù di una riconciliazione, di fatto, mai mostrata chiaramente. Ma in considerazione delle cocenti delusioni riservateci da questa stagione, forse conviene davvero concentrarsi sui pregi presenti piuttosto che sui difetti.
Intanto, proseguono imperterriti i battibecchi tra Lucious e Cookie (Taraji P. Henson), ma l'impressione è che non ci siano in ballo milioni di dollari e le rispettive aziende. No, le loro argomentazioni sembrano ricalcare quelle di una coppia di coniugi in lotta per l'affidamento del loro bambino. Così dev'essere, in effetti: i dilemmi produttivi avranno sempre più presa se accostati a situazioni familiari con cui il pubblico possa più facilmente empatizzare.
Ma il grande colpo di scena - intuibile da settimane - è la gravidanza di Anika (Grace Gealey), e non tanto per il lieto (?) evento in sé, quanto per la rinnovata utilità del personaggio all'interno di un quadro nel quale, ormai, si limitava a fare da tappezzeria. E se il "rapimento" finale di Laura (Jamila Velazquez) a opera di un'Anika improbabilmente parruccata alla guida di un'auto nera potrà far sorridere molti, tra tanta melma ingiustificata che ha impantanato Empire nelle ultime settimane questo non è certo il punto di svolta peggiore. Staremo a vedere l'evoluzione di questa semina che appare, finora, la più convincente di un'annata all'insegna della quantità più che della qualità.