Empire 2x02, "Without a Country" - La recensione

Trionfo artistico e legale di Lucious Lyon nel secondo episodio di Empire, all'insegna di un perdono inseguito e quasi mai concesso

Condividi
Spoiler Alert
"Tutti fate degli errori: io no." Così dichiara Lucious Lyon (Terrence Howard) dal carcere in Without a Country, secondo episodio della nuova stagione di quel dramma wannabe shakespiriano a colpi di rap che porta il nome di Empire. E non si può negare che abbia ragione, specialmente alla luce delle controproducenti schermaglie della sua famiglia tutta. Anche stavolta, la leonessa Cookie (Taraji P. Henson) si conferma la più grande giratrice di frittate mai apparsa sul nostro pianeta, nel momento in cui fa leva su Jamal (Jussie Smollett) per spingerlo a perdonare il fratello Hakeem (Bryshere Y. Gray), "il piccolo traditore", che ha tentato di fargli le scarpe nello scorso episodio. Ma ciò che in una famiglia normale sarebbe motivo di distacco definitivo o quasi, in Empire viene sepolto e dimenticato fino alla prossima fregatura colossale che i Lyon decideranno di regalarsi gli uni con gli altri. Ora, sarà pur vero che Jamal sta diventando sempre più simile a suo padre, ma in questo campo di battaglia popolato di autentici killer non fa certo la figura del lupo.

Nel frattempo, nella nuova etichetta fondata da Cookie assieme ad Hakeem e Andre (Trai Byers), le cose non vanno molto bene: il più giovane della dinastia, invece di preoccuparsi di registrare qualche nuovo pezzo, si dedica a provinare ragazze, nella speranza di mettere su quello che egli stesso definisce un "gruppo femminile come le Destiny's Child". Se il fratello maggiore disapprova quella che ritiene una perdita di tempo, la madre difende a spada tratta il proprio cucciolo e il suo piano per far decollare la nuova industria di famiglia. Peccato che, nel frattempo, Jamal stia come sempre attuando - in accordo col padre - una strategia parallela a quella di Cookie, cercando di riportare Hakeem all'Empire, con la prospettiva della restituzione del suo album, pronto per l'uscita. Ma non ha fatto i conti con Rhonda (Kaitlin Doubleday), pronta a strisciare ai piedi dell'attuale erede di Empire per implorarlo di perdonare Andre, in vista anche della sua prossima paternità. Insomma, il perdono è sparso come cacio sui maccheroni in questo episodio, e a dispensarlo - o, quantomeno, a rischiare di dispensarlo - è sempre il buon Jamal.

Intanto la salute di Lucious peggiora, e le angherie delle sentinelle del carcere - capitanate dal sadico McKnight (Ludacris, ebbene sì!) non influiscono positivamente. Inoltre, la mancanza di accesso alle medicine che allevierebbero le sue sofferenze è stata - a quanto sembra - volontariamente tagliata dal procuratore federale Roxanne Ford, al fine di spingere l'uomo a dichiararsi colpevole. Malgrado ciò, la verve musicale del buon capofamiglia è rinvigorita dalla detenzione, e canta coi suoi compagni di prigionia manco fosse Maria tra le suore in Tutti insieme appassionatamente. Lucious ha in mente un nuovo pezzo, dice a Jamal: ma come fare a registrarlo? Nessun problema: deus ex machina arriva Thirsty Rawlings (Andre Royo), misterioso avvocato di viola vestito, con l'aria da esperto manipolatore, che rende all'illustre carcerato tutto ciò di cui necessita per incidere un nuovo, memorabile pezzo. Ah, peraltro gli fa ottenere anche le ambite medicine, ma la cosa passa in secondo piano rispetto alla Musica. Tutto questa pacchia dà non poco fastidio a McKnight, che ovviamente si vendica rinchiudendo Lucious in un buco di cella. Inutile precisare che, come tutti coloro che si sono messi contro il leone di Empire, anche la guardia non la passerà liscia. La Musica è viva, viva la Musica!

A coronamento dei piani di Lucious, un Andre con la coda tra le gambe fa visita al padre per comunicargli la propria decisione di tornare all'ovile. "Empire scorre nelle mie vene. Quando sanguino, sanguino Empire." Non si può dire che i dialoghi della serie siano all'insegna della sobrietà, ma proprio in virtù di questa dichiarata, onesta ridondanza, ci regalano ogni tanto delle perle di puro godimento. Ed ecco che, in una puntata in cui tutti sono in cerca di perdono, il maestoso capofamiglia ruggisce e nega la propria assoluzione al figlio maggiore. Pensate che basti questo a far regnare incontrastato Lucious come in (quasi) ogni finale di puntata di Empire che si rispetti? Vi sbagliate di grosso: il colpo di grazia arriva con l'ottenimento del rilascio su cauzione, ottenuto tramite i non proprio limpidi magheggi di Rawlings. Si preannunciano tempi durissimi per Cookie, Hakeem e (forse) Andre: perché se tutti loro continuano a sbagliare, l'unica certezza è che, alla fine dei conti, Lucious Lyon non sbaglia mai.

Continua a leggere su BadTaste