Emerald City 1x09, "The Villain That's Become": la recensione
Ecco la nostra recensione del nono e penultimo episodio della prima stagione di Emerald City, intitolato The Villain That's Become
In The Villain That's Become, Tip si rende conto di poter tornare nella propria forma maschile grazie ai poteri acquisiti, a scapito del piano di West, che vorrebbe presentarla alle altre streghe come Ozma, legittima erede al trono di Oz. Il dissidio tra i due personaggi assume, d'improvviso, dei toni universali che ben si sposano con le recenti polemiche dovute alle mosse anti-trans del presidente Trump: tutto ciò che Tip chiede è di essere accettato da West in quella che è la sua natura più radicata e autentica. Una volta ottenuto ciò, al ragazzo non pesa manifestarsi nella sua forma femminile - e principesca - di fronte alle streghe che, sospettose, minacciano la vita della sua alleata. Siamo di fronte a un fantasy, questo è vero, ma grazie alla storia di Tip Emerald City riesce a valicare i confini del suo genere d'appartenenza, assurgendo a racconto di un disagio attuale e contingente.
Persino la vicenda di Jack e Langwidere, per quanto accennata con pochi tratti e piuttosto rapida nel proprio decorso, ha in sé spunti d'interesse più accattivanti di quella di Dorothy e Lucas, e quello che appare - almeno inizialmente - il tragico epilogo del loro neonato amore commuove lo spettatore in modo inaspettatamente delicato. Certo, la scoperta della natura robotica della giovane apre il campo alla speranza, ammesso e non concesso che una seconda stagione di Emerald City sia all'orizzonte. Per adesso, ci accontentiamo di pregustare un finale di stagione che vedrà certamente la resa dei conti tra Dorothy, scortata dai giganti di pietra, e il Mago, in possesso di armi da fuoco a sufficienza per contrastare, a suo dire, la Bestia che minaccia il mondo di Oz. Incrociamo le dita per un epilogo che appare, a oggi, un salto nel buio, stando all'altalenante qualità drammatica cui la serie NBC ci ha finora abituati.