Emerald City 1x06, "Beautiful Wickedness": la recensione

Sesto episodio della prima stagione di Emerald City, Beautiful Wickedness è dedicato alla scoperta di alcuni segreti del passato dei protagonisti

Condividi
Spoiler Alert
Dopo l'incontro-cliffhanger della scorsa settimana, che aveva visto il primo faccia a faccia tra Dorothy Gale e il Mago di Oz alias Frank Morgan, Emerald City rivela, in Beautiful Wickedness, una parte importante dei segreti che si celano nel passato dei due protagonisti, come anche di Lucas alias Roan alias Lo Spaventapasseri. È questa una scelta piuttosto rilevante per la serie targata NBC, che stabilizza l'intreccio narrativo alleggerendo il mistero, e fugando una volta per tutte i dubbi sull'identità del padre di Dorothy.

Contrariamente a quanto ventilato alla fine della puntata precedente, la ragazza non è figlia del Mago, bensì di Roberto, collega della madre Karen e, a detta di Frank, uomo di nobilissima indole, morto durante l'incidente che ha trasportato la donna e Jane - che abbiamo visto in passato salvare la vita a Jack, tramutandolo nel ben noto Uomo di Latta - nel magico mondo di Oz. Grazie ad alcuni flashback mirabilmente concisi e compendiosi, osserviamo Frank, Karen e Jane prendere confidenza con il nuovo ambiente nel quale sono approdati, e scopriamo che proprio l'uomo si cela all'origine del malfunzionamento dei macchinari a cui le due scienziate lavoravano assieme al compianto Roberto.

Approfondiamo la tragedia umana di Frank, poco considerato e messo in ombra dalle competenze delle due donne, e per questo roso dal livore e dal desiderio di riscatto, che si concretizza in un nuovo mondo da esplorare e, possibilmente, soggiogare. Tuttavia, Oz è impregnato di magia, magia che rischia di eclissare qualsivoglia conoscenza tecnica di Frank. L'unico modo per rispondere efficacemente sarà la messa al bando radicale della stessa, in un'ottica intransigente e crudele che echeggia una vena oscurantista che abbiamo visto acutizzarsi negli ultimi anni.

E proprio la proibizione del Mago ci porta a scoprire cosa spinse Roan a uccidere dieci guardie pur di salvaguardare il carico del proprio carro: l'uomo stava infatti trasportando un gruppo di bambine, destinate a essere istruite nell'arte della magia da Glinda, per nutrire le schiere della sua resistenza sotterranea al Mago. Tra di esse, vi era Sylvie, che in questo episodio, colta dal terrore, pietrifica il re di Ev, acuendo l'odio della principessa Langwidere nei confronti della magia e cementando la sua alleanza col Mago. La svolta drammatica dell'episodio trova coronamento nel fatale gesto di Frank che, a dimostrazione dell'efficacia della pistola lasciatagli da Dorothy, spara ad Anna, nei confronti della quale non sembra nutrire più alcuna fiducia.

Se l'intento di Emerald City è quello di tramutare la storia originaria di Baum in una parabola corale matura e violenta, episodi come Beautiful Wickedness confermano che il prodotto stia percorrendo una strada efficace e coerente per arrivare alla sua meta finale. La regia di Tarsem Singh continua a garantire allo show un appeal visivamente accattivante, in grado di compensare anche gli alti e bassi di empatia nei confronti di personaggi non sempre resi irresistibili. Superata la metà della stagione, staremo a vedere quali frutti darà questo raccolto, partito con solidi presupposti, vittima di frequenti cambi di ritmo ma assestatosi, ultimamente, su un livello qualitativo piuttosto soddisfacente.

Continua a leggere su BadTaste