Edgar Allan Poe: The Black Cat, la recensione
Una moderna riflessione a fumetti su alcuni risvolti sorprendenti dei racconti di Edgar Allan Poe
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Le pubblicazioni che recentemente NPE ha portato in libreria riguardano due mostri sacri della Letteratura dell'incubo che nella loro vasta produzione hanno sfiorato vari generi, talvolta creandone di nuovi, ma è probabilmente la dimensione angosciante e onirica a identificarli più di ogni altro elemento. Dopo avervi parlato di H.P. Lovecraft: La musica di Erich Zann e altri racconti, è la volta di Edgar Allan Poe: The Black Cat.
Nino Cammarata, artista siciliano con un curriculum di tutto rispetto, accetta l'ambiziosa sfida e mantenendosi estremamente fedele all'opera originale riesce a trasmettercene l'essenza. La maggior parte dei lettori conoscerà già la storia in questione, ma chi non l'avesse mai letta scoprirà uno dei capolavori assoluti dell'horror. Come accade ne Il barile di Amontillado e Il cuore rivelatore, la vicenda de Il gatto nero viene esposta in prima persona dall'assassino; non ne conosciamo il nome, ma è chiaro che si tratti di un condannato prossimo alla esecuzione capitale, il quale comincia a spiegare come in passato fosse una persona per bene, amante degli animali, legato alla moglie, ben disposto verso il prossimo; poi, lentamente ma inesorabilmente, si è trasformato in un sadico e in uno spregevole omicida.
Oltre mezzo secolo prima dell'avvento della Psicanalisi con Sigmund Freud, in maniera non scientifica e sistematica, bensì intuitiva e poetica, Poe è stato capace di penetrare le barriere del nostro Io, cogliendo le ombre e la fragilità che si celano nella psiche umana. Il gatto nero appare oggi quasi un'anticipazione della teoria freudiana basata sulla contrapposizione irrisolvibile tra eros e thanatos, Amore e Morte, arrivando a toccare problematiche purtroppo ancora attuali, come il rapporto controverso e incoerente dell'uomo verso gli animali, l'alcolismo o la misoginia. Poe, che come il personaggio della sua novella era dedito al bere, sembra quasi voler esorcizzare le conseguenze più nefaste della dipendenza mentre descrive gli esiti più disumani e rovinosi dell'abuso di alcol. In tal senso, la trasposizione di Cammarata, in maniera convincente e innovativa, offre una riflessione su alcuni risvolti di un'attualità scioccante dei racconti del leggendario autore.
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