Ecco a voi i Chippendales (miniserie), la recensione

Ecco a voi i Chippendales non si limita a raccontare la storia di Steve Banjeree, ma mostra luci e ombre della Los Angeles degli anni 80

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Ecco a voi i Chippendales, la recensione della miniserie di Hulu disponibile su Disney+.

Dopo il successo di Pam & Tommy, Robert Siegel firma Ecco a voi i Chippendales, un'altra storia vera, con tante licenze poetiche, ambientata negli istrionici anni '80 americani.
Dietro la cinepresa tra i registi coinvolti, anche Matt Shankman (WandaVision), artefice dei primi due episodi, mentre davanti alla stessa troviamo un Kumail Nanjiani impegnato nel ruolo più serio della sua carriera.

L'attore comico, conosciuto per Silicon Valley e Eternals, indossa i panni dell'imprenditore indiano Somen "Steve" Banerjee. Negli anni '80 Banerjee cambiò per sempre la vita serale americana, creando il primo strip club per donne e dando vita ai Chippendales. Negli otto episodi già disponibili su Disney+, viene raccontata l'intera storia dell'ascesa e caduta dell'imprenditore.

La trama di Ecco a voi i Chippendales

A far da sfondo a Ecco a voi i Chippendales troviamo la Los Angeles degli anni'80, libertina e senza paura di mostrare i propri eccessi. Siamo in piena liberazione sessuale, in cui anche le donne vogliono divertirsi proprio come cantava Cyndi Lauper. Steve Banjeree ha un'illuminazione: creare uno strip club solo per donne, dove gli uomini più avvenenti in circolazione ballano e si spogliano per loro.

Neanche a dirlo, l'idea è un successo, ma Banjeree non può fare tutto da solo: verrà via via aiutato da diverse figure, come la sua futura moglie Irene (Annaleigh Ashford) che ne curerà i libri contabili, o la costumista Denise (Juliette Lewis). Ma la figura più importante della sua carriera sarà sicuramente Nick de Noia (Murray Bartlett) coreografo geniale vincitore di due premi Emmy.

Sarà proprio la rivalità con Noia che porterà pian piano Banjeree a spezzarsi. Ognuno vuole essere riconosciuto per i propri meriti, ma l'insicurezza del personaggio di Nanjiani lo porterà a esplodere sempre di più nel corso degli otto episodi. Ecco a Voi i Chippendales si prende qualche licenza poetica sulla successione degli eventi, mostrando qualche incidente prima del tempo, e qualche altro momento forse un po' troppo velocemente. Basti pensare all'intero caso di Paul Snider (Dan Stevens) e di sua moglie Dorothy Stratten (Nicola Peltz) risolto nel corso del pilot.

Nonostante questo, la serie tv fa un ottimo lavoro, intrattenendo per tutta la sua durata e lasciando lo spettatore coinvolto dalla caduta nell'oscurità di Banjeree, un personaggio fin troppo orgoglioso, a cui via via crollerà il terreno da sotto i piedi, fino a quando dovrà pagare tutte le conseguenze delle proprie azioni.

Un tuffo nel passato

Ecco a voi i Chippendales non si limita a raccontare la storia di Steve Banjeree, ma mostra luci e ombre della Los Angeles degli anni '80. Tra sesso, coca e violenza, la serie di Hulu non perde occasione di mettere in scena un momento esplicito, ricreando usi e costumi dell'epoca.

Dai balletti degli stessi Chippendales, curati in ogni particolare, costumi e musica comprese, fino ai momenti noir, e a quelli di puro dramma, la messa in scena dello show non perde mai un battito. Anzi riesce a intrattenere anche nei momenti più lenti, anche grazie alle ottime performance dei protagonisti.

Murray Bartlett e Juliette Lewis regalano delle performance superbe, al fianco di un Kumail Nanjiani forse leggermente impacciato, ma abbastanza credibile nel ruolo dell'insicuro, ma orgoglioso, imprenditore. I registi che si occupano delle puntate seguono quanto fatto da Shankman nei primi due episodi, e l'unico dubbio costante per tutta la durata dello show è la presenza costante di tagli a schermo nero netti ad ogni cambio scena.

Ecco a voi i Chippendales si divide tra scandalo e true crime, e la serie offre un mix divertente e emozionante. Certo, lo fa a scapito di alcuni eventi reali, che vengono romanzati in funzione dello show.
La scelta di Siegel potrebbe quindi far borbottare gli amanti delle ricostruzioni reali, che dovranno concentrarsi sul libro da cui la serie è tratta o su altre ricostruzioni meno spettacolarizzate.

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