Eat, la recensione
Abbiamo recensito per voi il nuovo, divertente fumetto di Zannablù, intitolato Eat
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Questa volta, i Dentiblù avevano voglia di divertirsi un po' con i tic sociali, a quanto pare. Come sempre, la trama della storia parodiata è soprattutto una scusa, quasi un depistaggio, un pretesto per mescolare le carte e prendere direzioni completamente impreviste. Il ruolo del pagliaccio soprannaturale e killer è infatti piuttosto marginale e utile a creare la premessa comica. I protagonisti della storia sono perlopiù dei mai visti amici di infanzia di Zannablù. i temibili figli di papà, con cui la coppia di autori si diverte a fare un po' di satira sociale.
Chiunque passi un po' di tempo sui social riconoscerà facilmente tante abitudini fastidiosissime da esperti tuttologi da tastiera condensate in questa storia. Interessante ingrediente da aggiungere alla collaudatissima ricetta delle storie di Zannablù: comicità molto libera, un po' di azione assurda, tanta sfiga e avventure picaresche, tra giochi di parole e battute in cignalese.