Dylan Dog: Sette anime dannate, la recensione
BAO Publishing ripropone in edizione di lusso Dylan Dog: Sette anime dannate, una delle migliori storie di Tiziano Sclavi e Corrado Roi...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
La trama ha luogo a Xanador, un castello in un luogo sospeso nel tempo e nello spazio in cui Dylan Dog viene invitato assieme ad altre sei persone; l'edificio è popolato solamente da marionette prive di vita, i cui fili sembrano essere mossi da un invisibile padrone di casa. L'atmosfera inquietante peggiora quando un uomo obeso esplode dopo aver mangiato un cioccolatino; citazione de Il senso della vita dei Monty Python, ma anche primo di una serie di omicidi di cui gli ospiti cominciano a essere vittima, seguendo in modo esplicito gli avvenimenti di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.
L'episodio è caratterizzato dal cinismo del creatore della serie, che qui riesce a strappare diversi sorrisi dolceamari nonostante l'assenza di Groucho, lasciato in disparte per avere la possibilità di concentrarsi sul pantheon di comprimari. I personaggi sono diretti verso un fatale destino, orchestrato da una figura che sarà al centro di un finale d'impatto, in grado di regalare un finale d'impatto, in cui Dylan Dog conferma il suo carattere ribelle e pronto ad affrontare con sprezzo del pericolo qualunque minaccia gli si presenti davanti. Le tavole di Corrado Roi sono quasi impressioniste, con un utilizzo delle ombre magistrale e diverse sequenze arricchite dai virtuosismi visivi del disegnatore, qui in una delle sue performance migliori.