Dylan Dog 393: Casca il mondo, la recensione

Casca il mondo si attesta come uno degli albi meglio riusciti della serie

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Dylan Dog 393: Casca il mondo, anteprima 01

Le storie in cui Dylan Dog riesce a dare il meglio di sé sono, probabilmente, quelle con una forte componente sociale, dove l'Indagatore dell'Incubo è costretto ad affrontare quei mostri che rendono difficile la convivenza tra le persone comuni e il quotidiano, in particolare quando un evento straordinario va a sconquassare lo status quo di un individuo o di una comunità.

Lo scorso 30 maggio, Sergio Bonelli Editore ha pubblicato Casca il mondo, numero 393 della testata scritto da Barbara Baraldi per i disegni di Bruno Brindisi, incentrato su uno degli eventi che oggi come nell'antichità ha un impatto devastante sulle persone: il terremoto.

La sceneggiatrice, testimone in prima persona del sisma che ha colpito il territorio dell'Emilia Romagna nel 2012, ha trasformato quell'esperienza in una storia coinvolgente, in grado di colpire direttamente al cuore e allo stomaco. In questa occasione, l'inquilino di Craven Road si muove quasi impotente in un luogo dove, almeno apparentemente, sono altri gli eroi che hanno la possibilità di aiutare davvero.

Accanto a Dylan, Lucy, una bambina in cerca della madre dopo che un sisma ha distrutto il suo quartiere. La sua avventura, che ricorda per tenerezza e valore empatico quella del mai dimenticato Johnny Freak, è il fil rouge che porta il protagonista della serie a conoscere tutta una serie di drammi umani che è consuetudine incontrare in simili circostanze, sottolineando ancor di più il potere narrativo della semplicità, quando si tratta di emozioni umane, positive o negative che siano.

"'Casca il mondo' si attesta come uno degli albi meglio riusciti della serie, trattando solo di striscio il tema centrale del Ciclo della meteora e portando Dylan ad affrontare i propri limiti, come indagatore e come individuo."I disegni di Bruno Brindisi offrono quello spunto realistico che cala la vicenda in un contesto di vicinato, dove ogni volto è familiare, come se chi ha tra le mani l'albo fosse egli stesso uno degli sfollati del quartiere. Le inquadrature molto strette e claustrofobiche, i visi segnati dal dolore e gli sguardi carichi di speranza offrono maggior profondità alle conseguenze di una vicenda verosimile con cui, ciclicamente, il popolo italiano deve fare i conti: le difficoltà nei soccorsi, gli sciacalli, la felicità legata al salvataggio e il dolore dovuto alla perdita.

Oltre alla componente fortemente legata al reale, nella storia è presente anche quel sapore di metafisico che aggiunge magia e suggestione. Per questo motivo, visto anche l'impegno profuso da Dylan nel cercare di risolvere una situazione in cui palesemente non può avere alcun controllo, se non quello della naturale solidarietà tra esseri umani, il modo in cui egli gestisce la situazione e fa i conti con la realtà è sicuramente efficace, pur non rappresentando nulla di particolarmente innovativo né per il genere, né per la testata.

Dylan Dog 393: Casca il mondo si attesta come uno degli albi meglio riusciti della serie, trattando solo di striscio il tema centrale del Ciclo della meteora e portando Dylan ad affrontare i propri limiti, come indagatore e come individuo. Grazie a una storia ben scritta nella sua semplicità e ad alcune citazioni decisamente ben calate nel contesto che donano ancora più forza alle immagini di dolore e paura, l'albo in edicola questo mese offre al lettore un'ottima occasione per ricordare un pericoloso fantasma che non si dovrebbe mai dimenticare.

Dylan Dog 393: Casca il mondo, anteprima 02

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