Dylan Dog 368: Il passo dell'angelo, la recensione
Il passo dell'angelo è un episodio godibilissimo di Dylan Dog che riserva sorprese e rivelazioni eclatanti
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Gigi Simeoni, che firma come autore completo questo numero 368, ci porta tra le aule del prestigioso London Ballet School. Gli studenti di quello che è uno degli istituti più rinomati al mondo per l'insegnamento della Danza Classica, vengono sconvolti dall'apparente suicidio di due compagne. Maggie, loro amica e collega, non crede ai fatti così come sono stati riportati dai media e si rivolge all'Indagatore dell'Incubo, in quanto esperto in materia di casi non convenzionali.
Ancora una volta, il nostro Old Boy si trova fianco a fianco con Rania Rakim, a cui l'Ispettore Carpenter ha affidato le indagini di prassi sulla morte delle ragazze. La giovane detective è tuttavia contraria all'intromissione di Dylan e piuttosto restia a credere alla sua ricostruzione degli eventi.
Il tratto di Simeoni ci ha abituato a una sua personale interpretazione - molto convincente - della creatura di Tiziano Sclavi, che qui interessa anche alcuni aspetti secondari del personaggio: il travestimento e la corruzione, seppur lieve e a fin di bene, di un inserviente della London Ballet; cose che potrebbero apparire al di là dell'azzardo agli occhi dei fan più ortodossi e vicini al canone originario dell'antieroe bonelliano.
Il passo dell'angelo è nel suo complesso un episodio godibilissimo e molto coinvolgente contenente sorprese e rivelazioni addirittura eclatanti che avranno sicuramente ripercussioni nel futuro dell'Old Boy.