Dylan Dog 366: Il giorno della famiglia, la recensione

Dylan Dog 366: Il giorno della famiglia è una storia originale che offre molte suggestioni e più chiavi di lettura

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Dylan Dog 366: Il giorno della famiglia, anteprima 01Esce oggi il 366° numero di Dylan DogIl giorno della famiglia, e, anche se si tratta di un esordio sul mensile dell'Indagatore dell'Incubo, i testi sono di un autore navigato come Riccardo Secchi, figlio di Luciano Secchi, noto al pubblico italiano come Max Bunker, creatore - insieme a Magnus - di icone del nostro fumetto come Alan Ford, Kriminal e Satanik. Parliamo di debutto - ma solo per quanto riguarda la testata regolare - anche per Valerio Piccioni ai disegni, ben noto a tutti gli appassionati di Julia.

L'inconsueto team creativo riporta in scena una figura molta amata dai lettori: la medium Maria Trelkovski, che interpella Dylan a causa del fantasma di una ragazza che interrompe brutalmente ogni sua seduta spiritica.

Si tratta di uno spettro inquieto che non ha ancora trovato pace e che guiderà il nostro Old Boy nella contea dell'Hertfordshire, a Royston. La tranquilla cittadina di provincia è stata infatti sconvolta da alcuni profanatori di tombe: quattro ragazzi, travestiti da Beatles e invasati del mito nefasto di Charles Manson, anch'egli morboso estimatore della band di Liverpool, nonché cantautore criminale e mandante di alcuni dei più efferati omicidi perpetrati in America. La setta che radunò attorno a sé, definita “La Famiglia”, incarnò il terrore più cieco e brutale negli States a cavallo tra gli anni '60 e '70, all'apice della rivoluzione hippy.

Questi sono gli ingredienti principali de Il giorno della famiglia, che nasce come un thriller sovrannaturale - e ne mantiene i connotati - ma si sviluppa come un giallo avvincente e labirintico che si risolve, come da copione, solo nelle ultime pagine dell'albo.

Dylan Dog 366: Il giorno della famiglia, anteprima 02Secchi cuce una trama logica, consistente e modulare in cui ogni elemento ha un peso e una funzione ben precisi, in perfetta armonia con l'intreccio complessivo. Oltre a dimostrare confidenza e disinvoltura nei confronti del protagonista e dei suoi comprimari, non trascura alcun dettaglio e ci regala un personaggio secondario inedito: il Sergente Dunn. Ci auguriamo di ritrovare presto il delizioso capo del piccolo distretto di polizia di Royston.

Alla capacità narrativa dello scrittore milanese risponde la qualità del segno netto e concreto di Piccioni, messosi in mostra con la bella investigatrice di Giancarlo Berardi e decisamente a suo agio nelle dinamiche sequenziali di un crime. All'indiscutibile tecnica recitativa, l'artista unisce un'iconica e al contempo più che convincente interpretazione degli inquilini di Craven Road 7.

Nulla è lasciato al caso ne Il giorno della famiglia e solo inoltrandovi tra le sue pagine comprenderete quanto il sostantivo femminile che ne caratterizza il titolo offra più chiavi di lettura. Coglierete inoltre il significato dietro alla suggestiva copertina di Gigi Cavenago, ispirata a Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, uno degli album più famosi dei Beatles e della storia della musica.

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