From Dusk till Dawn: The Series 1x01 "Pilot": la recensione
La recensione del pilot di From Dusk till Dawn, diretto da Robert Rodriguez
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Poche sorprese per quanti abbiano visto il film (che negli anni ha avuto anche due sequel diretti da altri registi), per tutti gli altri basti sapere che l'incipit della storia vede due fratelli, Richie e Seth Gecko, in fuga dalla giustizia verso il Messico. Il film originale era un delirante miscuglio di violenza, orrore, danze sensuali, momenti surreali, frutto della fantasia da sceneggiatore di Quentin Tarantino, che interpretava anche uno dei due fratelli (l'altro era George Clooney), e della regia dinamica di Rodriguez. Un B movie di serie A. Nel riproporre solo il momento iniziale della storia, questo primo episodio rinuncia inevitabilmente ad un carico di eventi, situazioni, svolte, che nel film originale erano il nucleo originale e più profondo, quello che aveva la sua forza proprio nel modo inaspettato con cui irrompeva sulla scena.
Ma il pilot porta pur sempre la firma di Rodriguez, e si vede. Il ritmo funziona, il costringersi a girare praticamente solo nello spazio angusto di un rifornimento viene sfruttato al meglio, e per quaranta minuti, complici i molti momenti di violenza e le fughe sistematiche dal luogo tramite un flashback o una telefonata, il ritmo non cala. L'ombra dei due attori originali sulle interpretazioni di D. J. Cotrona e Zane Holtz è evidente, e in qualche momento sembra che i due si siano ispirati proprio alle performance di Clooney e Tarantino. Inevitabile poi la necessità di allargare la narrazione includendo nuovi personaggi, motivazioni e storyline. Entrano nella mischia la figura dello sceriffo Freddie Gonzales, che deve vendicare il partner Earl (apparizione fugace ma gradita di Don Johnson), e il boss della droga Carlos.