Dungeons & Dragons vol. 2: Le ombre del vampiro, la recensione

Abbiamo recensito per voi Le ombre del vampiro, il secondo volume di Dungeons & Dragons

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Proposto dallo scorso novembre così come Leggende di Baldur's Gate, Le ombre del vampiro è un volume Panini Comics scritto da Jim Zub e disegnato da Nelson Daniel che raccoglie le storie edite da IDW Publishing sulle pagine della miniserie Dungeons & Dragons: Shadows of the Vampire. Il cartonato porta avanti la storia cominciata nel precedente tomo mutuando repentinamente i toni e i contenuti più "leggeri" con qualcosa di più dark, controparte cupa della giovialità che, con essa, crea la dinamica dicotomia di contenuti all'interno delle avventure edite da Wizard.

Dopo aver visitato Baldur's Gate, i lettori si trovano catapultati in un altro ambiente ricorrente all'interno del franchise, il Castello di Ravenloft, luogo compreso all'interno dell'omonima ambientazione supplementare di Dungeons & Dragons. Questo mondo è conosciuto dai giocatori anche come Reame del Terrore, nome che fa intendere fin da subito la matrice horror alla base delle storie che avvengono in esso. Considerando questi presupposti, il lavoro fatto da Zub e Daniel non delude, pur mantenendo ben presente il target molto giovane a cui sono destinate queste storie e la grammatica visiva che ne deriva.

Minsc, Boo e gli altri eroi attraversano le nebbie del Regno di Barovia per giungere dal Conte Strahd Von Zarovich, il vampiro e Signore Oscuro più famigerato di Ravenloft. Ciò che si parerà sulla strada del party (questo il nome generico dato ai gruppi di giocatori che affrontano le diverse quest, o avventure) sarà un misto di mostruosità e umorismo, con il filo conduttore dell'avventura a tenere il ritmo perennemente alto, senza elementi eccessivi o decontestualizzati fini a se stessi.

Un aspetto interessante di questa storia deriva sicuramente dall'ambito in cui si svolge: oltre a essere un racconto a fumetti con una propria identità, Le ombre del vampiro rappresenta un prequel di Curse of Strahd, avventura giocabile con il sistema Dungeons & Dragons (nello specifico, adattato alla più recente quinta edizione).

Partendo da questa informazione è possibile fare due considerazioni sul cartonato dell'editore modenese: una dedicata al casual reader completamente all'oscuro di qualsiasi nozione legata a D&D e un'altra più affine ai giocatori di ruolo che si affaccino volentieri anche al mondo dei fumetti. Ibridare i diversi linguaggi con la transmedialità, proponendo più storie componibili tra loro, è un'arma a doppio taglio: da un lato, il fruitore dell'iterazione ludica potrebbe non trovare appetibile una versione a fumetti dei suoi sogni; dall'altro, un neofita potrebbe non cogliere il vero potenziale della storia, a causa dei molti riferimenti a un mondo più grande. Fortunatamente, il lavoro fatto in tal senso da IDW è encomiabile. Come avvenuto per Leggende di Baldur's Gate, la vicenda proposta ha una sua dignità e risulta sicuramente ben raccontata, con disegni e colori di alto livello. Nella stessa direzione va la storia breve che chiude il volume, La tirannia dei draghi, di Bart Carroll e David Baldeon, più vicina al racconto da cutscene che all'avventura in prima persona, volendo utilizzare termini cari ai giocatori.

In sintesi, leggendo Le ombre del vampiro è difficile restare delusi dai contenuti e dalla forma con cui vengono messi in scena, nonostante non manchino parti palesemente fanservice che potrebbero lasciare perplesso il lettore meno avvezzo al gioco di ruolo. Pur non rappresentando nulla di particolarmente memorabile, il volume di Panini Comics offre un intrattenimento di buon livello e qualche sorriso d'intesa tra giocatori di vecchia data in grado di scaldare il cuore dei barbari più duri e dei maghi meno penetrabili ai sentimenti.

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