Dune Drifter, la recensione | Trieste Science+Fiction Festival 2020
Il budget estremamente limitato con cui è stato realizzato Dune Drifter, film diretto da Marc Price, non limita la capacità del progetto di intrattenere con uno stile un po' anni '80
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L'aspetto quasi vintage del progetto, con una parte che cita evidentemente le battaglie spaziali di Star Wars, non ostacola la possibilità di costruire un'avventura spaziale in grado di coinvolgere nonostante la poca originalità. Marc Price confeziona un film privo di tempi morti che, nonostante i costumi "fatti in casa", con luci al neon all'interno dei caschi e tessuti non particolarmente hi-tech, sfrutta bene l'aspetto quasi lunare delle location islandesi scelte per le riprese creando l'atmosfera giusta per sostenere una lotta per la sopravvivenza che, nella sua semplicità, riesce comunque a non annoiare.
Il regista, montatore e sceneggiatore rende omaggio con Dune Drifter al passato del cinema, ricordando al tempo stesso che si possono proporre delle opere coinvolgenti e in grado di intrattenere senza troppe pretese non compiendo investimenti milionari.